Coesione nazionale, cultura della responsabilità e orgoglio per il nostro Paese che va guardato “in fondo, un po’ come ci vedono dall’estero” con la nostra identità “sinonimo di sapienza, genio, armonia, umanità”. E’ il messaggio del capo dello Stato nel discorso di fine anno agli italiani.
Il capo dello Stato ha rivolto un appello a ridurre il divario tra il nord e il sud che “frena l’intero Paese”. Il presidente ha evidenziato che “il lavoro che manca per tanti, anzitutto” che esistono “forti diseguaglianze” e ha ricordato “alcune gravi crisi aziendali” sottolineando “l’esigenza di rilanciare il nostro sistema produttivo”.
Il capo dello Stato ha rivolto un appello a ridurre il divario tra il nord e il sud che “frena l’intero Paese”. Il presidente ha evidenziato che “il lavoro che manca per tanti, anzitutto” che esistono “forti diseguaglianze” e ha ricordato “alcune gravi crisi aziendali” sottolineando “l’esigenza di rilanciare il nostro sistema produttivo”.
“Ma abbiamo ampie possibilità – ha sottolineato – per affrontare e risolvere questi problemi. E per svolgere inoltre un ruolo incisivo nella nostra Europa e nella intera comunità internazionale”.
“E’ importante – ha detto Mattarella – sviluppare una cultura della responsabilità che riguarda tutti: dalle formazioni politiche, ai singoli cittadini, alle imprese, alle formazioni intermedie. La cultura della responsabilità costituisce il più forte presidio di libertà e di difesa dei principi, su cui si fonda la Repubblica. Questo comune sentire della società – quando si esprime – si riflette sulle istituzioni per infondervi costantemente un autentico spirito repubblicano”.
In questa chiave un monito del capo dello Stato va anche a chi utilizza i social. “Senso civico e senso della misura – sottoliena Mattarella – devono appartenere anche a chi frequenta i social, occasione per ampliare conoscenze, poter dialogare con tanti per esprimere le proprie idee e ascoltare, con attenzione e rispetto, quelle degli altri. Alle volte si trasforma in strumento per denigrare, anche deformando i fatti. Sovente ricorrendo a profili fittizi di soggetti inesistenti per alterare lo scambio di opinioni, per ingenerare allarmi, per trarre vantaggio dalla diffusione di notizie false”.
Il presidente della Repubblica invita tutti a credere nei giovani. “La fiducia va trasmessa ai giovani, ai quali viene sovente chiesta responsabilità, ma a cui dobbiamo al contempo affidare responsabilità. Le nuove generazioni avvertono meglio degli adulti che soltanto con una capacità di osservazione più ampia si possono comprendere e affrontare la dimensione globale e la realtà di un mondo sempre più interdipendente”.
Giovani che, prima di altri hanno saputo comprendere come quella del clima fosse una questione cruciale.
“Le nuove generazioni – ha evidenziato Mattarella – hanno “chiara la percezione che i mutamenti climatici sono questione serissima che non tollera ulteriori rinvii nel farvi fronte. Le scelte ambientali non sono soltanto una indispensabile difesa della natura nell’interesse delle generazioni future ma rappresentano anche un’opportunità importante di sviluppo, di creazione di posti di lavoro, di connessione tra la ricerca scientifica e l’industria”.
“Favoriamo il formarsi di nuove famiglie”, ha chiesto Mattarella. Dobbiamo riporre fiducia nelle famiglie italiane. Su di esse grava il peso maggiore degli squilibri sociali. Hanno affrontato i momenti più duri, superandoli. Spesso con sacrificio”.
Redazione Calabria 7