di Antonio Battaglia – In Calabria il sistema organizzativo per la somministrazione delle dosi è andato in tilt, ma la Regione nel frattempo spende 31.260 euro per l’acquisto di arredi nuovi per gli uffici di alcuni assessorati. E’ quanto denuncia la puntata odierna di “Non è l’Arena”, trasmissione condotta da Massimo Giletti su La7.
Il giornalista Lino Polimeni ritorna nella Cittadella regionale per chiedere delucidazioni sulla spesa folle ai due assessori Gianluca Gallo e Fausto Orsomarso. “I mobili sono stati assegnati alla sede di Cosenza e ho subito provveduto a restituirli perché non li avevo richiesti” afferma il primo, che viene immediatamente smentito dal responsabile unico del Procedimento Edoardo d’Andrea. In un momento di generale imbarazzo, Gallo sbotta contro i suoi capistruttura e afferma di essere “pronto a rimuoverli” nel caso in cui avessero fatto richiesta dei mobili.
Il giornalista Lino Polimeni ritorna nella Cittadella regionale per chiedere delucidazioni sulla spesa folle ai due assessori Gianluca Gallo e Fausto Orsomarso. “I mobili sono stati assegnati alla sede di Cosenza e ho subito provveduto a restituirli perché non li avevo richiesti” afferma il primo, che viene immediatamente smentito dal responsabile unico del Procedimento Edoardo d’Andrea. In un momento di generale imbarazzo, Gallo sbotta contro i suoi capistruttura e afferma di essere “pronto a rimuoverli” nel caso in cui avessero fatto richiesta dei mobili.
“E’ il decoro minimo”
Le telecamere si spostano poi nel nuovo ufficio dell’assessore regionale al Turismo Fausto Orsomarso, pronto a spiegare che i “10mila euro spesi per la stanza sono soldi destinati ad arredi e manutenzione straordinaria e non spendibili in altro modo”, definendo i nuovi mobili “un decoro minimo”. Dopo la messa in onda del servizio, Orsomarso interviene in diretta affermando di aver “lavorato a prescindere dai mobili, la cui spesa è stata richiesta dall’amministrazione. Non si può commentare una vicenda del genere rispetto a un lavoro che si fa per undici ore al giorno”.
“Lo studio – replica Polimeni, intervenuto telefonicamente – era come quello di Gallo, ricavato da altri uffici vecchi della Regione”. La risposta di Orsomarso come un fulmen in clausura non si fa attendere: “Avete inquadrato le poltrone mangiate dai topi?”.