“Sgomento e dolore la scomparsa di Caterina Ficara di 46 anni, a seguito del tragico scontro avvenuto nella notte del 26 settembre scorso sulla strada Statale 106, nel comune di Bovalino, in provincia di Reggio Calabria, poco distante dal luogo in cui il 18 gennaio di quest’anno ha perso la vita Alessandro Luppino di 15 anni”. E’ quanto comunica in una nota l’associazione “Basta Vittime sulla Strada Statale 106”.
“Caterina è la decima vittima della strada Statale 106 nel 2020– continua – dopo Cesare Smurra di 16 anni, deceduto il 22 agosto, Leonardo Guarino di 23 anni deceduto il 16 agosto e Valentino Joseph Buonfino di 24 anni deceduto il 31 luglio entrambi in un incidente avvenuto a Montegiornado (CS), Salvatore Fiumara di 62 anni e Luigi Peluso di 31 anni, deceduti il 29 luglio a Cropani (CZ), Giacomo Capalbo di 36 anni, deceduto a Mandatoriccio (CS), il 14 giugno, Thomas Costanzo di 19 anni, deceduto a Borgia (CZ), il 12 gennaio, Salvatore Mario Orlando di 54 anni, deceduto a Bova Marina (RC), il 18 gennaio e Alessandro Luppino di 15 anni, deceduto a Casignana (RC).
“Caterina è la decima vittima della strada Statale 106 nel 2020– continua – dopo Cesare Smurra di 16 anni, deceduto il 22 agosto, Leonardo Guarino di 23 anni deceduto il 16 agosto e Valentino Joseph Buonfino di 24 anni deceduto il 31 luglio entrambi in un incidente avvenuto a Montegiornado (CS), Salvatore Fiumara di 62 anni e Luigi Peluso di 31 anni, deceduti il 29 luglio a Cropani (CZ), Giacomo Capalbo di 36 anni, deceduto a Mandatoriccio (CS), il 14 giugno, Thomas Costanzo di 19 anni, deceduto a Borgia (CZ), il 12 gennaio, Salvatore Mario Orlando di 54 anni, deceduto a Bova Marina (RC), il 18 gennaio e Alessandro Luppino di 15 anni, deceduto a Casignana (RC).
“La più grande Strage di Stato nella storia della Repubblica”
L’Associazione intende ribadire e sottolineare che tutto ciò rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana ed intende evidenziare, inoltre, che quanto accade purtroppo da sempre sulla strada Statale 106 “Jonica” in Calabria ha delle chiare ed evidenti responsabilità politiche. Il dibattito surreale e vergognoso – chiosa l’associazione – sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto ritenuto addirittura “una priorità infrastrutturale per la Calabria” è una offesa alla memoria di tutte le vittime della strada Statale 106 e si somma al silenzio ed all’indifferenza del Governo nazionale e regionale, della classe parlamentare calabrese a Roma, delle amministrazioni locali e provinciali, delle forze sindacali. Tutti, nessuno escluso, coloro i quali rivestono ruoli istituzionali, sono moralmente responsabili dell’olocausto sulla S.S.106″.
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Redazione Calabria 7