di Daniele Fazio – Un altro importante passo per la creazione del Politecnico Mediterraneo delle Arti. Oggi a Catanzaro, nella splendida cornice di Palazzo De Nobili, è stata firmata la convenzione che fungerà da pilastro per la nuova realtà che darà lustro al capoluogo. Il protocollo d’intesa tra Conservatorio Tchaikovsky, Accademia delle Belle Arti, Fondazione Politeama, Università Magna Graecia, Comune e Provincia di Catanzaro concretizza formalmente il progetto e apre alla fase di stesura dello statuto dell’ente.
Abramo: “Una chance in più per Catanzaro”
Abramo: “Una chance in più per Catanzaro”
“Dopo tantissima attività portata avanti dal Conservatorio Tchaikovsky, dalla Fondazione Politeama, dall’Accademia delle Belle Arti e dal sistema universitario – afferma il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo -era giusto unire questo patrimonio nel Politecnico delle Arti. Si tratta di un polo che darà una chance in più dal punto di vista culturale alla nostra città soprattutto quando sarà pubblicato il bando ministeriale che prevede la creazione di un’entità con tali caratteristiche in ogni regione. Credo che Catanzaro abbia le carte giuste da giocare in questa partita per via delle strutture importanti che ospita e delle associazioni private che faranno parte di questa realtà anche se non saranno direttamente inserite nello statuto. Dal 1994 non si vedeva più l’apertura di Conservatori nelle città italiane, ma grazie al grande lavoro del Tchaikovsky è stato possibile, a costo zero per l’amministrazione, realizzare il Conservatorio anche a Catanzaro. Nel passato i corsi, ricordo, erano organizzati dal Conservatorio di Vibo e pagavamo come Comune circa 250mila euro l’anno. Questo è motivo di grande soddisfazione”.
Costa: “Potremo collaborare con le realtà arabe ed europee del Mediterraneo”
“Pre la prima volta in Calabria abbiamo la possibilità di creare una rete tra le istituzioni – spiega Aldo Costa presidente Accademia delle Belle Arti Catanzaro – per mettere in modo un’attività che deve essere collaterale e diversa da quella che fanno gli enti cercando di intervenire su altri settori. Si punta a spingerci oltre con una piattaforma calabrese, quella del Politecnico, che si apre sul Mediterraneo, sponda ideale per quei Paesi che stanno dall’altro lato del mare nostrum. Ciò fornisce la possibilità di avviare collaborazioni con le istituzioni culturali arabe, ma anche di cooperare con realtà europee che si affacciano sul Mediterraneo, mi riferisco alla Grecia, alla Spagna, alla Francia”.
Casadonte: “Un faro sul Mediterraneo”
“Il Politecnico delle Arti – secondo Gianvito Casadonte direttore artistico del Magna Graecia Film Festival – è un faro sul Mediterraneo che parte da Catanzaro per promuovere tutto quello che si celebrerà in Calabria nel campo dell’arte. Fondazione Politeama, Conservatorio Tchaikovsky, Accademia delle Belle Arti, Università collaboreranno nel progettare e lavorare formando le nuove generazioni”.
Arlia: “Contribuiremo con didattica e produzione artistica”
“Nei prossimi anni il Polo delle Arti – annuncia Filippo Arlia vice presidente del Conservatorio Tchaikovsky – farà molto parlare di sè perché stiamo aspettando un decreto ministeriale per l’attivazione del cosiddetto terzo livello. Il Conservatorio sarà protagonista in quanto dal punto di vista musicale contribuirà attraverso la didattica e la produzione artistica a far crescere il Politecnico delle Arti. Stiamo già operando insieme al Teatro Politeama cercheremo di incentivare e sponsorizzare sempre di più queste iniziative”.
Piccari: “Iniziativa al passo con il mondo globalizzato”
“La cosa straordinaria per il nostro territorio – sostiene Virgilio Piccari direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro – è che in Italia è che i Politecnici delle Arti si affannano a costituirsi da oltre 20 anni. Oggi a Catanzaro diventa realtà. Comunicarne la buona riuscita dalla Calabria è un segnale veramente particolare. A noi toccherà uno sforzo affinché questo progetto in via di formazione possa coniugarsi con le politiche di internazionalizzazione. Dobbiamo riuscire a rispondere a tutte quelle masse di giovani che chiedono di formarsi dentro percorsi virtuosi, ma dove le sperimentazioni che riescono a unire linguaggi provenienti da cornservatori, accademie di Belle Arti, di recitazione, di arti drammatiche, dei corpi di ballo. Un’iniziativa che ci pone al passo con i tempi del mondo globalizzato”.