Nota stampa dell’associazione “I Quartieri”, presieduta da Alfredo Serrao, che critica aspramente l’Amministrazione comunale di Catanzaro per i paletti fissati su Corso Mazzini, lodando allo stesso tempo il Planetario presente a Cosenza.
“Oggi, 6 aprile 2019 la città di Cosenza vive un momento storico e di grande importanza: si inaugura il Planetario, quello che il sindaco Mario Occhiuto ha, giustamente, definito un’opera pubblica importante per la Calabria e per tutto il meridione…chapaeu!
“Oggi, 6 aprile 2019 la città di Cosenza vive un momento storico e di grande importanza: si inaugura il Planetario, quello che il sindaco Mario Occhiuto ha, giustamente, definito un’opera pubblica importante per la Calabria e per tutto il meridione…chapaeu!
La Calabria è terra di paradossi, si passa dal Planetario di Cosenza, una città ormai a dimensione europea, ai “paletti” di Corso Mazzini a Catanzaro, dove la dimensione della città capoluogo di regione scade da presunta europea a dimenticata “comunità” quasi montana dei tre colli.
Ma, se al peggio non c’è fine e, se questo peggio si propone e si valida con il taglio del nastro. A Catanzaro abbiamo certamente fatto scuola – in negativo si intende – perché tante sono le opere partorite e defunte nell’immediatezza. Ci riferiamo alle gallerie del San Giovanni inaugurate per una campagna elettorale (?) ormai chiuse da mesi, al degrado ambientale e del verde pubblico di tutta la città dove Villa Margherita (ex Villa Trieste) è certamente cartina al tornasole, dai palazzetti dello sport ormai inagibili, alla funicolare anche questa inaugurata per la campagna elettorale e chiusa senza le quattro frecce, alla burla del parcheggio del Politeama, giusto per non parlare dell’ecomostro di Parco Romani e di tutte le opere di corredo funerario che ad esso sono collegate.
La narrazione potrebbe essere ancora più lunga, giusto per sottolineare l’inadeguatezza di una giunta comunale circense sul piano politico e di un “direttorio” che usa l’amministrazione cittadina per l’occupazione delle poltrone, avendo appiattito politicamente il sindaco Abramo, su un metodo di diktat e di asservimento della cosa pubblica per le campagne elettorali prossimo future (?)
A Catanzaro nessun planetario, ma inverosimilmente una costellazione di paletti su Corso Mazzini, dove l’inversione di marcia è diventata una priorità sganciata però da un progetto armonico di rinascita e di rilancio del centro storico, dove il rilancio resta una cosa quasi “privata” di una classe politica naif, che peraltro non saprà spiegare il perché dell’attuale arresto delle opere di restringimento della viabilità sul Corso Mazzini, dei danni causati e della sventagliata di paletti di ghisa…variegati all’azzurro.
Allora mentre a Cosenza si inaugura, oggi, un opera di portata storica, a Catanzaro la storia ci consegna il solito taglio del nastro prossimo sui paletti (sic!)”
Redazione Calabria 7