Rinviati a giudizio l’ex direttore amministrativo dell’Asp di Catanzaro Giuseppe Pugliese e il responsabile del Nisa (Nucleo investigazione sanità e ambiente) di Catanzaro Francesco Santoro.
Il gup di Catanzaro Carmela Tedesco li ha rinviati a giudizio con l’accusa di corruzione in atti giudiziari e, solo Santoro, di falso ideologico. Contestualmente giudicato con rito abbreviato ed assolto, perché il fatto non costituisce reato, Francesco Lucia, ufficiale del Nisa, per il quale il pm Irene Crea aveva chiesto una condanna a un anno e sei mesi.
Il gup di Catanzaro Carmela Tedesco li ha rinviati a giudizio con l’accusa di corruzione in atti giudiziari e, solo Santoro, di falso ideologico. Contestualmente giudicato con rito abbreviato ed assolto, perché il fatto non costituisce reato, Francesco Lucia, ufficiale del Nisa, per il quale il pm Irene Crea aveva chiesto una condanna a un anno e sei mesi.
Il processo si terrà il prossimo 24 ottobre. Secondo l’accusa, costruita sulle indagini della Guardia di finanza, nel 2017 Santoro si sarebbe adoperato di non fare iscrivere Pugliese nel registro degli indagati, in cambio l’ex direttore amministrativo Asp avrebbe assunto la figlia di Santoro prima con contratto a tempo determinato, trasformato successivamente in contratto a tempo indeterminato.