di Danilo Colacino – Puntata davvero speciale sulla Sanità di ‘A microfono aperto…’. Ospite il primario del reparto (secondo la vecchia dizione) di Terapia Intensiva Cardiologica dell’ospedale di Paola, Maria Teresa Manes, che ci ha spiegato come nella sua Uoc sia stato utilizzato, per la prima volta in Calabria e in un ristretto novero di strutture in Italia, un sistema innovativo per la gestione dei pazienti affetti da scompenso cardiaco acuto. Si tratta di un apparecchio per l’ultrafitrazione extracorporea che rimuove l’eccesso di liquidi a cui si deve l’impedimento, nei pazienti scompensati, di respirare in maniera corretta. Uno strumento innovativo per l’estrema versatilità, la possibilità di essere connesso anche al sistema venoso periferico e l’utilizzo al letto del paziente.
Nel caso di specie, in particolare, l’apparecchiatura è stata impiegata per trattare un paziente con grave scompenso congestizio, refrattario alle comuni terapie diuretiche, facendo sì che si procedesse alla rimozione graduale e completa del sovraccarico idrico, in maniera da dimettere l’ammalato in ottimo compenso clinico, proprio grazie a questo sistema. Grande la soddisfazione di Maria Teresa Manes, direttore dell’Uoc di Cardiologia, promotrice dell’utilizzo di tale mezzo clinico nel suo reparto.
Nel caso di specie, in particolare, l’apparecchiatura è stata impiegata per trattare un paziente con grave scompenso congestizio, refrattario alle comuni terapie diuretiche, facendo sì che si procedesse alla rimozione graduale e completa del sovraccarico idrico, in maniera da dimettere l’ammalato in ottimo compenso clinico, proprio grazie a questo sistema. Grande la soddisfazione di Maria Teresa Manes, direttore dell’Uoc di Cardiologia, promotrice dell’utilizzo di tale mezzo clinico nel suo reparto.
“L’insufficienza cardiaca – ha peraltro detto ai microfoni di calabria7.it – resta una preoccupazione importante per la salute pubblica a causa della sua alta prevalenza, morbilità, mortalità e onere finanziario”: ha spiegato il primario stesso, aggiungendo: “Gli scarsi risultati associati allo scompenso cardiaco acuto, l’efficacia subottimale e il profilo di sicurezza dei regimi di trattamento convenzionali, motivano l’interesse per l’uso di ultrafiltrazione extracorporea isolata in tale contesto. Al fine di garantire l’efficacia della procedura un team costituito dal dott. Musacchio e dall’Ip Carnevale ha partecipato a uno stage formativo nel centro cardiologico Monzino Irccs, uno dei punti di riferimento nel Pese e all’estero per la cura delle malattie del cuore e dei vasi. La Cardiologia di Paola e Cetraro, con uno staff qualificato di preparati sanitari, rappresenta quindi – ha chiosato Manes – un polo d’eccellenza dell’Ssn per l’Altotirreno calabrese, pure grazie al ripristino della sala di Elettrostimolazione”.