A Palazzo dei Bruzi scoppia il malcontento dei dipendenti

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C’è agitazione nella casa comunale a Cosenza. Non si tratta di motivazioni politiche. Ad agitare i corridoi di Palazzo dei Bruzi è il malcontento dei dipendenti comunali perché restano in sospeso tutta una serie di questioni che li riguarda da vicino.

I dipendenti aspettano il salario accessorio da 13 mesi

I dipendenti aspettano il salario accessorio da 13 mesi

Su tutte, le vicende dei dipendenti della polizia municipale e dell’Amaco sono quelle che stanno per scoppiare.

Ma anche tutti gli altri dipendenti di Palazzo dei Bruzi sono sul piede di guerra perché sono ben 13 mesi che attendono il salario accessorio ovvero il pagamento di tutte quelle spettanze che riguardano il lavoro extra.

Dai turni serali (vedi appunto quelli degli agenti della municipale e degli autisti Amaco), alle trasferte e a tutta una serie di cose che portano il singolo dipendente a dover ricevere cifre pari a duemila euro per aver lavorato in orario “straordinario” rispetto al normale turno di lavoro.

Se teniamo conto del fatto che la polizia municipale e l’Amaco hanno lavorato anche in piena emergenza Coronavirus, la rabbia dei dipendenti aumenta sempre più.

Poche risposte dai dirigenti

Che le casse del Comune di Cosenza non godano di buona salute è un fatto risaputo. Non a caso c’è una commissione straordinaria al fianco della giunta di Occhiuto per verificare che i conti tornino dopo anni in cui la spesa è stata incontrollata.

Sindacati (soprattutto la Cisl è molto attiva a Palazzo dei Bruzi su questa vicenda), e rsu hanno chiesto spiegazioni sul perché di questo ritardo che si protrae dal 2019 ma nessuno ha fatto sapere nulla.

L’atroce dubbio dei sindacati, della rappresentanza sindacale aziendale e, soprattutto, dei dipendenti di Palazzo dei Bruzi è uno solo: questi soldi non ci sono e nessuno vuole dirlo.

Dipendenti Amaco in sciopero

Intanto i primi ad incrociare le braccia saranno i dipendenti dell’Amaco. Lo annuncia la sigla sindacale Faisa-Cisal che spiega come i bus si fermeranno giovedì 9 luglio dalle 10 alle 14.

Il motivo è da ricercare, soprattutto, nel fatto che l’azienda non ascolta le richieste dei dipendenti sui turni che stanno diventando sempre più pesanti e senza rotazione.

I sacrifici della Municipale

Chi ha compiuto più sforzi durante l’emergenza Coronavirus è indubbiamente la polizia municipale. Sono rimasti sempre in servizio senza nessuna possibilità di smart working per gran parte degli agenti. Sono proprio i vigili urbani i dipendenti ad aspettare, con più ritardo, il compenso del salario accessorio.

Lo denunciava proprio qualche giorno fa Andrea Donato, segretario aziendale Cisl, in una nota in cui faceva trasparire tutto il disagio dei suoi colleghi e degli altri dipendenti di Palazzo dei Bruzi.

A creare ancora più disagio nella Municipale è il possibile “trasferimento” di alcune risorse che non possono stare sulla strada ad altre mansioni all’interno del Comune di Cosenza.

Il problema è che nessuno ha previsto un rimpiazzo per questi spostamenti.

Agitazioni in vista

Nei prossimi giorni i dipendenti comunali si riuniranno per capire come affrontare la vicenda legata al ritardo del pagamento del salario accessorio. Sono previste “agitazioni” perché tanto è il periodo d’attesa per avere anche solo una risposta certa.

Francesco Cangemi

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