I militari della Guardia costiera di Vibo Marina e del Reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza di Vibo Valentia, nell’ambito di servizi congiunti predisposti a tutela della filiera della pesca e degli stock ittici nazionali, hanno sanzionato il Comandante e società armatrice di un motopeschereccio, poiché resisi responsabili di violazioni in materia di pesca.
Le indagini
Le indagini
In seguito ad una preliminare attività d’accertamento effettuata da remoto mediante i sistemi di controllo della pesca in dotazione alle Capitanerie di Porto, hanno atteso il rientro di un peschereccio presso uno dei punti di sbarco del prodotto ittico del porto di Vibo Marina, riscontrando la presenza a bordo di specie ittiche, tra cui esemplari di pesce spada e tombarelli, la cui cattura mediante reti da posta del tipo ferrettara è preclusa dalla vigente normativa comunitaria ed italiana. L’uso di reti da posta derivanti per la cattura di grandi pelagici è severamente vietata poiché costituisce una concreta minaccia per la conservazione di varie specie protette fra cui cetacei, tartarughe marine e squali.
Il sequestro
Il prodotto ittico sequestrato, ritenuto idoneo al consumo umano a seguito di un’ispezione sanitaria dei veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, è stato devoluto in beneficenza a due locali associazioni caritatevoli del Vibonese. Al Comandante ed armatore è stata comminata una sanzione di 2.666 euro, mentre l’attrezzo da pesca è stato posto sequestro amministrativo in attesa di ulteriori accertamenti.