Il Tribunale monocratico di Vibo Valentia, presieduto dal giudice Chiara Sapia, ha assolto dall’accusa di calunnia nei confronti di due poliziotti della Stradale Mario De Rito, 46 anni di Ionadi (difeso dall’avvocato Santo Cortese). Il pubblico ministero aveva chiesto due anni di reclusione.
La multa e l’accusa di abuso d’ufficio ai poliziotti
La multa e l’accusa di abuso d’ufficio ai poliziotti
La vicenda risale all’aprile del 2015 quando l’imputato venne fermato da una pattuglia della Polstrada mentre era a bordo di un’auto all’altezza di località Palazzo nel comune di Lamezia Terme lungo la strada statale 18. I due poliziotti multarono De Rito con un verbale per violazione del Codice della Strada. In seguito a quanto accaduto il 46enne di Ionadi, coinvolto nella maxi inchiesta “Rinascita Scott” contro la ‘ndrangheta vibonese, denunciò i due agenti ai carabinieri di Vibo Marina per abuso d’ufficio pur sapendoli innocenti. Un’accusa poi archiviata dal Tribunale di Lamezia Terme competente per territorio.
Il fatto non costituisce reato
I due poliziotti lo hanno quindi contro-denunciato per calunnia e De Rito è stato rinviato a giudizio. All’esito del processo, tenutosi dinnanzi al Tribunale di Vibo, il giudice monocratico ha accolto le argomentazioni difensive dell’avvocato Cortese e assolto l’imputato perché il fatto non costituisce reato. (mi.fa.)