Secondo l’organizzazione in Calabria è “in atto – è scritto in una nota a firma di Leo Morabito e Rocco Coluccio – un nuovo metodo di interpretazione delle norme: quello personale, atto allo scopo che si vuole raggiungere che è quello di di non nominare i supplenti temporanei sia docenti che Ata anche quando:
Questa “forzata” interpretazione continua:
Sicurezza in pericolo
E’ evidente – si legge ancora nel comunicato – che in questa situazione viene meno la vigilanza e sicurezza degli alunni e drasticamente ridotto il servizio di assistenza all’H. violando l’intesa tra MIUR e le OO.SS sulle funzioni aggiuntive del 9/11/2001: ”Vanno comunque garantite, anche attraverso particolari forme di organizzazione del lavoro e l’impiego di funzioni aggiuntive o l’erogazione di specifici compensi, le attività di ausilio materiale agli alunni portatori di H…….ai bambini e bambine della scuola materna nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale”.
Dalle succitate norme emerge con chiarezza che i responsabili del conferimento delle supplenze brevi sono i Dirigenti scolastici. A loro spettano tutte le valutazioni per garantire la continuità dell’azione amministrativa, l’efficacia e l’efficienza del servizio scolastico, la garanzia ed il diritto allo studio degli alunni, la piena funzionalità delle attività didattiche. Basterebbe fare un semplice controllo incrociato per ogni singola scuola (assenze del personale al SIDI, supplenti interni ed esterni a copertura delle assenze) per verificare che il monte ore annuale curriculare è violato privando gli alunni dei loro sacrosanti diritti e riducendo l’efficienza dell’azione amministrativa, la quale deve sempre ispirarsi al rispetto del principio della legalità.
La “forzatura dell’interpretazione è più evidente:
Anche gli Uffici periferici del Miur non restano indietro in queste modalità interpretative:
Il colpo di grazia a tutte queste situazioni – continua la nota Usb – lo danno gli accorpamenti degli istituti scolastici (dimensionamento) fatto su logiche campanilistiche da parte dei comuni e/o logiche non sempre funzionali alla migliore offerta didattica sul territorio. Sono accorpamenti fatti solo per tagliare l’organico del personale docente ed Ata: infatti un accorpamento di 2 scuole con 700 alunni ciascuno porta ad un taglio dell’organico Ata di 1 AA e 3 CS negli istituti comprensivi e di 3 AA e 9 CS negli istituti superiori. Il taglio tocca anche il personale docente. Comuni e Dirigenti Scolastici saranno costretti, seppure con motivazioni diverse, a tagliare plessi e classi soprattutto nei comuni montani. Siamo di fronte ad una scelta politica che parte dal dimensionamento scolastico TremontiGelmini nel 2008 e portato avanti da tutti i governi che si sono succeduti fino ad oggi compreso il Governo Meloni.
Manifestazione pubblica
L’Usb Pi Calabria, a garanzia del diritto all’istruzione, sostanziale e non formale dei propri cittadini, indice una manifestazione pubblica da tenersi Giovedì 26 Gennaio alle ore 10,00 presso la sede dell’Usr Calabria Via Lungomare, 259 8810 Catanzaro. L’organizzazione sindacale invita il Direttore Generale ad attivare ogni iniziativa necessaria a far rispettare le indicazioni ministeriali per quanto riguarda la sostituzione del personale assente anche in quei casi che permettono tale sostituzione fin dal primo giorno di assenza del titolare e chiede al Direttore Generale di voler ricevere, in occasione della manifestazione una delegazione sindacale insieme ad una rappresentanza dei manifestanti ed al personale della scuola e alle famiglie di mobilitarsi, per dare il contributo dei calabresi alle richieste, a livello nazionale, della trasformazione dell’organico di diritto in organico di fatto, della stabilizzazione del personale precario docente e Ata, della revisione delle tabelle di calcolo dell’organico ATA (almeno un CS in più per ogni plesso diverso da quello principale, l’inserimento di nuovi parametri relativi alle tipologie degli edifici, piani, planimetrie, laboratori, palestre, cortili e alla quantità di ore che giornalmente la scuola resta aperta.