L’emergenza ambientale è ormai una tematica che non può essere sottovalutata. Ecco perché bisognerebbe fare delle scelte eco sostenibili ogni giorno, dall’alimentazione all’abbigliamento.
L’urgenza di trovare soluzioni che possano limitare l’impatto ambientale ha spinto anche i designer di moda e molte grandi marche a cercare dei materiali che possano rispettare la natura e che, nello stesso tempo, possano essere adatti per capi trendy, belli da vedere e piacevoli da indossare.
L’urgenza di trovare soluzioni che possano limitare l’impatto ambientale ha spinto anche i designer di moda e molte grandi marche a cercare dei materiali che possano rispettare la natura e che, nello stesso tempo, possano essere adatti per capi trendy, belli da vedere e piacevoli da indossare.
Sebbene ci sia ancora molto da fare, sul mercato si possono trovare abbigliamento e accessori realizzati con tessuti riciclati, creati sia a partire da indumenti di scarto che acquistano una seconda vita, sia impiegando materiali quali plastica, carta e rifiuti organici.
Avere un guardaroba sostenibile è possibile facendo un po’ di attenzione e scegliendo i capi giusti, ma anche riciclando e dando una seconda vita agli abiti usati.
Etichette: è importante leggere con attenzione
Se si vuole avere la certezza di scegliere dei capi realmente ecosostenibili, allora non si può fare a meno di leggere le etichette. Qui, infatti, viene riportata con precisione la composizione di indumenti e accessori. Sono da preferire i capi realizzati in tessuti naturali rispetto a quelli sintetici che vengono elaborati con sostanze chimiche o con derivati dal petrolio, così come indumenti e accessori prodotti a partire da rifiuti e materiali di scarto.
Ne sono un esempio le borse Borbonese vendute su questo sito: si tratta di modelli trendy che sono stati creati utilizzando una particolare tipologia di Nylon che si ottiene riciclando le bottiglie di plastica o le reti da pesca: per una borsa o uno zaino di dimensione media occorrono circa 16 bottiglie.
Evitare il fast fashion
Rivolgersi ai brand del fast fashion può sembrare allettante perché si possono acquistare capi a prezzi davvero contenuti, ma è bene sapere che dietro questo segmento della moda si nascondono spesso non solo condizioni di lavoro ai limiti della tollerabilità, ma anche l’utilizzo di prodotti e sostanze chimiche per il trattamento dei tessuti che, in alcuni casi, possono portare anche problemi alla propria salute.
Vestirsi con il second-hand
Anche se non si acquistano capi realizzati con materiali riciclati, è possibile comunque vestirsi in modo sostenibile. Basta fare un giro nei mercatini dell’usato, dove si possono trovare tanti abiti di seconda mano in ottime condizioni e, con un po’ di fortuna, anche firmati, oppure affidarsi alle diverse app che permettono di acquistare vestiti usati direttamente dal proprio smartphone. Non solo si ottiene un notevole risparmio, ma si darà anche una seconda vita a capi che non vengono più utilizzati.
Riciclare gli abiti
Oltre ad acquistare abbigliamento second hand, che tra l’altro è una soluzione perfetta per chi ama lo stile vintage, se si vuole optare per una moda sostenibile è possibile anche riutilizzare i capi che rimangono nell’armadio e che si utilizzano raramente.
In questo caso, le opzioni sono due: si possono mettere in vendita, regalare ad amici e parenti o donarli alle associazioni, ma se si ha un po’ di manualità e fantasia basta qualche ritocco per trasformali in un nuovo capo. Sul web ci sono tantissimi tutorial per creazioni facili da fare e belle da vedere.