(D.C.) – Di sicuro a Palazzo De Nobili ne avranno contezza, tuttavia il Cavatore ha un ‘buco in testa’. Una specie di metafora del difficile periodo socioeconomico attraversato dalla città. E lo diciamo senza ironia alcuna, perché siamo sicuri che in Comune si faranno carico del problema al più presto.
Altro che distrazioni da candidatura a governatore, dunque, come il colloquio in atto in questo momento a Roma (con la mediazione dell’eurodeputato Fulvio Martusciello) fra Antonio Tajani, viceré forzista, e il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo il quale fino all’ultimo non si rassegna a vedersi scavalcato da un Occhiuto qualunque (frase da intendersi nel senso che potrebbe essere uno qualsiasi dei fratelli, Mario o Roberto, senza differenza alcuna) alla guida della coalizione di centrodestra in vista delle prossime Regionali. Abramo, insomma, è come il leggendario cacher di baseball degli Yenkees, Yogi Berra, che tra i suoi tanti aforismi aveva: “Non è finita fin quando non è finita”. Se il sindaco parla in prima persona, però, vuol dire che il Capitano Matteo Salvini, suo grande sponsor, ha forse deciso di mollare la presa.
Altro che distrazioni da candidatura a governatore, dunque, come il colloquio in atto in questo momento a Roma (con la mediazione dell’eurodeputato Fulvio Martusciello) fra Antonio Tajani, viceré forzista, e il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo il quale fino all’ultimo non si rassegna a vedersi scavalcato da un Occhiuto qualunque (frase da intendersi nel senso che potrebbe essere uno qualsiasi dei fratelli, Mario o Roberto, senza differenza alcuna) alla guida della coalizione di centrodestra in vista delle prossime Regionali. Abramo, insomma, è come il leggendario cacher di baseball degli Yenkees, Yogi Berra, che tra i suoi tanti aforismi aveva: “Non è finita fin quando non è finita”. Se il sindaco parla in prima persona, però, vuol dire che il Capitano Matteo Salvini, suo grande sponsor, ha forse deciso di mollare la presa.
Ma staremo a vedere, perché la notizia che vogliamo dare non è politica e riguarda realmente l’iconica scultura in bronzo del capoluogo. Un emblema purtroppo, come premesso, con un vistoso buco sul capo identificabile attraverso le fotografie ingrandite scattate dall’alto di fronte alla ‘statua’. Un foro che forse sarebbe meglio riparare, dando corso a un piccolo restauro.
Un intervento da perfezionare prima che gli agenti atmosferici lo aggravino, magari fino al punto di deturpare il gigante di bronzo vittima di un mal di testa di cui forse stanno soffrendo anche altri.