L’era Abramo si è politicamente chiusa lo scorso mese di giugno con la vittoria di Nicola Fiorita e il passaggio delle consegne da un sindaco a un altro. Dal centrodestra al centrosinistra. Catanzaro ha voltato pagina e l’ex sindaco che ha amministrato la città senza soluzione di continuità nell’ultimo decennio è ormai in “pensione”. A certificarlo c’è ora anche la determina numero 2566 del 15 settembre scorso, firmata dal dirigente del settore servizi finanziari, bilancio, tributi e partecipate, Antonino Ferraiolo, con la quale viene liquidata e pagata a favore di Sergio Abramo la somma di 47mila 971 euro e 36 centesimi a titolo di indennità di fine mandato. Di fatto si tratta dell’atto che “congeda” definitivamente il sindaco uscente e manda in archivio un’intera epoca o, quanto meno, l’ultimo decennio perché quanto dovuto all’ormai ex primo cittadino va a coprire due mandati e, ancora più precisamente, un arco di tempo che va dall’11 maggio 2012 fino al 29 giugno 2022, ultimo giorno di Abramo a Palazzo dei Nobili.
L’errore del Comune e la determina rettificata
L’errore del Comune e la determina rettificata
A sancire l’indennità di fine mandato dei sindaci è una legge del 2000 che stabilisce una somma pari all’indennità mensile per calcolare l’intera cifra spettante per ciascun anno di amministrazione. Inizialmente il Comune di Catanzaro aveva anche sbagliato l’importo e con una precedente determina aveva indicato quale spesa poco più di 48mila euro. Un provvedimento subito rettificato dagli uffici comunali competenti con un nuovo atto e il disimpegno della cifra in eccesso (circa 50 euro) rientrata nella disponibilità finanziaria del capitolo 1090 del bilancio 2022. (mi.fa.)