Accusato di abusi sulla figlia minorenne, fugge negli Stati Uniti

L'uomo sarebbe tornato negli Stati Uniti quando avrebbe capito di essere coinvolto nell'inchiesta giudiziaria
Violenza sessuale

E’ accusato di aver violentato la figlia per 12 anni sin da quando la minore – che oggi è una donna adulta – era una bambina ma gli Stati Uniti, dove sarebbe fuggito, non intendono estradarlo nonostante le richieste delle autorità giudiziarie italiane.

Nonostante il fatto che anche un’altra figlia lo abbia denunciato per stupro. Protagonista della vicenda è un uomo che ha la doppia cittadinanza, italiana e statunitense, e che ha vissuto a lungo in un piccolo paesino della provincia di Gorizia. E’ infatti la Procura di Gorizia, con la pm Giulia Villani, l’autorità giudiziaria italiana titolare dell’inchiesta in cui l’uomo è accusato di violenza sessuale aggravata. Questi – come anticipa Il Messaggero oggi in edicola – avrebbe abusato della figlia sin da quando la bimba aveva sei anni; i fatti sarebbero avvenuti, appunto, tra il paesino del goriziano e gli Stati Uniti, fino al 2015.

Gli Stati Uniti fino ad ora non concedono l’estradizione

Fino a questo momento le autorità giudiziarie statunitensi non hanno concesso l’estradizione nonostante il fatto che i magistrati di Gorizia si siano appellati al Trattato tra i due Paesi “sulla mutua assistenza giuridica nelle questioni penali”, chiedendo la massima collaborazione. “Anche alla luce della riforma Cartabia decideremo in che termini suggerire all’indagato la partecipazione al procedimento. Per il momento, ritengo che gli Usa offrano le maggiori garanzie ai diritti del mio assistito”, fa sapere l’avvocato Alexandro Maria Tirelli, direttore dell’Alta scuola estradizioni (Ase), che difende l’uomo insieme con la collega Diana Firling di New York.

Secondo quanto si apprende, l’uomo sarebbe tornato negli Stati Uniti quando avrebbe capito di essere coinvolto nell’inchiesta giudiziaria e sarebbe stato prima a New York, poi si sarebbe trasferito. Oggi vive a Palestine nello stato del Texas. In merito all’atteggiamento delle autorità giudiziarie statunitensi, lo stesso avvocato Tirelli ricorda il caso del produttore televisivo italiano Chico Forti, arrestato nel 1998 per omicidio, che sta scontando negli Usa una condanna all’ergastolo. Forti potrebbe scontare la pena in Italia ma non è mai stata concessa l’estradizione.  

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