L’Asp di Catanzaro ha provveduto ad effettuare nuovi prelievi dei campioni di acqua dal tratto di condotta del quartiere Santo Ianni interessato da un’ordinanza di divieto di utilizzo per il consumo umano. I controlli fanno seguito alle analisi già effettuate venerdì scorso dalla ditta appaltatrice del servizio di manutenzione delle rete idrica comunale da cui era risultato che i parametri microbiologici coliformi totali ed escherichia coli stavano gradualmente rientrando nella norma.
L’Ufficio acquedotti di Palazzo de Nobili dovrà, perciò, attendere l’esito finale delle nuove analisi dell’Asp, previsto nelle prossime ore, al fine di poter procedere con eventuale revoca dell’ordinanza di divieto dell’uso potabile dell’acqua a Santo Ianni.
L’Ufficio acquedotti di Palazzo de Nobili dovrà, perciò, attendere l’esito finale delle nuove analisi dell’Asp, previsto nelle prossime ore, al fine di poter procedere con eventuale revoca dell’ordinanza di divieto dell’uso potabile dell’acqua a Santo Ianni.
Levato: “A Santo Ianni acqua non potabile da una settimana”. “E’ passata quasi una settimana dall’ordinanza con cui è stato disposto il divieto di utilizzo potabile dell’acqua nel quartiere Santo Ianni. Ancora non si hanno notizie certe su quando i residenti potranno tornare a consumare l’acqua per il normale uso quotidiano, né tantomeno sull’esito dei controlli effettuati dalle autorità preposte”. Lo afferma il consigliere comunale Luigi Levato (Forza Italia). Come è possibile che possano trascorrere così tanti giorni senza dare rassicurazioni e garanzie ai cittadini privati di un servizio primario, per di più in un periodo estivo? Perché non si è pensato a venire incontro ai bisogni dei residenti mettendo a disposizione delle autobotti per il rifornimento dell’acqua?
E’ un’emergenza che si associa alla problematica, oramai permanente, della carenza dell’erogazione idrica nel quartiere, così come in altre aree della città. La rete idrica, infatti, avrebbe bisogno di interventi atti a risolvere definitivamente le criticità nell’approvvigionamento dell’acqua che troppo spesso viene a mancare. A pagarne le conseguenze sono le famiglie, bambini e anziani, che si trovano costretti a fare i salti mortali ogni giorno per usufruire di un servizio per cui pagano regolarmente le tasse. L’ufficio tecnico di Palazzo de Nobili, davanti a questa straordinaria emergenza, avrebbe quindi potuto programmare l’invio delle autobotti nel quartiere per ridurre i disagi e per prevenire il rischio di problematiche di natura igienico-sanitaria visto anche il gran caldo di questo periodo”.
Redazione Calabria 7