Il Consiglio regionale ha rinviato la votazione sulla proposta di legge “Organizzazione dei servizi pubblici locali dell’ambiente”. Il testo, di iniziativa della Giunta regionale su input del presidente Roberto Occhiuto, prevede una nuova e unitaria governance nel settore ambientale, che passa attraverso “un unico ambito territoriale ottimale corrispondente al territorio della Regione sia per il servizio idrico integrato sia per il servizio di gestione dei rifiuti” e “un unico ente di governo per questi servizi cui partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni della Calabria”.
Mancato coinvolgimento dei Comuni
Mancato coinvolgimento dei Comuni
La proposta di legge, relazionata in aula dal consigliere regionale Pietro Raso (Lega), presidente della commissione consiliare Ambiente, ha animato un lungo dibattito in Consiglio regionale: le opposizioni hanno lamentato il mancato coinvolgimento dei Comuni nella fase di elaborazione del testo e una presunta concentrazione di potere in capo al presidente della Regione, mentre la maggioranza di centrodestra ha difeso la proposta parlando di “svolta” e di “strada giusta” imboccata in tema di gestione dei rifiuti e dell’acqua in Calabria dopo il fallimento delle gestioni degli Ato provinciali e degli enti di governo dell’acqua.
Al dibattito, concluso dal presidente della Regione Roberto Occhiuto, sono intervenuti per la maggioranza i consiglieri regionali Francesco De Nisi (Coraggio Italia), Giuseppe Graziano (Udc), Pasqualina Straface (Forza Italia), per le opposizioni Amalia Bruni (Misto), Ernesto Alecci (Pd), Davide Tavernise (M5S), Domenico Bevacqua (Pd), Antonio Lo Schiavo (DeMa), Ferdinando Laghi (DeMa). Prima della votazione finale i lavori sono stati sospesi per un’ora circa dopo che dall’opposizione si era sollevato un dubbio procedimentale legato al quorum necessario per approvare una legge come quella in discussione. Al ritorno in aula dopo la sospensione dei lavori il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso ha comunicato “la decisione presa di concerto con la Giunta di rinviare la trattazione del provvedimento alla prossima seduta di Consiglio, già fissata per il 19 aprile”.