Acqua minerale e vino tenute in precarie condizioni igieniche.
Per questo motivo uomini del Nas di Catanzaro guidati dal tenente Pizzurro, unitamente al locale Norm radiomobile della compagnia di Lamezia Terme e del personale dell’Icqrf Calabria e dell’Asp hanno disposto il sequestro di 50.000 bottiglie di acqua minerale e 25.000 di vino cileno tenute in condizioni igieniche precarie all’interno di un capannone industriale abbandonato, in uso ad un noto supermercato di via del Progresso, l’acqua, e un’altra azienda di Lamezia, il vino.
Per questo motivo uomini del Nas di Catanzaro guidati dal tenente Pizzurro, unitamente al locale Norm radiomobile della compagnia di Lamezia Terme e del personale dell’Icqrf Calabria e dell’Asp hanno disposto il sequestro di 50.000 bottiglie di acqua minerale e 25.000 di vino cileno tenute in condizioni igieniche precarie all’interno di un capannone industriale abbandonato, in uso ad un noto supermercato di via del Progresso, l’acqua, e un’altra azienda di Lamezia, il vino.
Il capannone è risultato essere assolutamente inidoneo alla conservazione di alimenti e sul pavimento e sulle confezioni di acqua erano presenti anche escrementi di animali. Indagini sono in corso per verificare la provenienza effettiva del vino e l’eventuale avvenuta sofisticazione con grave pregiudizio per la salute degli ignari consumatori.
Redazione Calabria 7