Sono stati presentati oggi i nuovi dati dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva. La cifra spesa nel 2020 da una famiglia calabrese è di 334 euro (la media nazionale è di 448 euro), con un aumento del 5,7% rispetto al 2019. A livello nazionale Frosinone balza in testa alla classifica dei capoluoghi di provincia più cari con una spesa media a famiglia di 845 euro, mentre Milano conquista la palma di capoluogo più economico con 156 euro. Gli incrementi più elevati si registrano a Isernia (+27,5%), che nel 2019 era la città più economica, e a Vibo Valentia (+21,5%).
Costi a confronto
Costi a confronto
Le regioni centrali si contraddistinguono in media per le tariffe idriche più elevate e una spesa media annua a famiglia di 614 euro (+3,2% rispetto al 2019). La regione in cui si rileva la spesa media più bassa è il Molise (181 euro), ma con un aumento dell’11% rispetto all’anno precedente. Al contrario, la regione con la spesa più elevata è la Toscana (710 euro, +3,2%.). Notevoli spesso le differenze tariffarie anche fra i singoli capoluoghi di provincia della stessa regione: in Calabria, si va dai 443 euro di Reggio Calabria ai 185 euro di Cosenza. La fotografia emerge dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, realizzato nell’ambito delle “Iniziative a vantaggio dei consumatori”, finanziate dal Ministero dello sviluppo economico (Legge 388/2000 – ANNO 2020). Le tariffe sono indicate rispetto ad una famiglia tipo di tre componenti ed un consumo annuo di 192 metri cubi. Con un uso più consapevole e razionale di acqua, che abbiamo quantizzato in 150 metri cubi invece di 192 metri cubi l’anno, una famiglia media avrebbe un risparmio medio di 120 euro circa a livello nazionale e di 76 euro in Calabria.
I dati sulla dispersione idrica
In riferimento ai soli capoluoghi di provincia italiani, dagli ultimi dati Istat disponibili (2018) emerge che a livello nazionale va dispersa il 42% dell’acqua immessa, con evidenti differenze fra le aree geografiche e le singole regioni: si va da oltre il 48% sia al Sud e isole che al Centro, a circa il 35% al Nord. In testa per livelli di dispersione l’Abruzzo con il 55,6%, segue l’Umbria con il 54,6% e il Lazio con il 53,1%, la più virtuosa la Valle d’Aosta con il 22,1%.
CAPOLUOGHI | Ipotesi A (192 mc) | Ipotesi B (150 mc) | Risparmio (A-B) | Spesa SII 2020 | Var. % sul 2019 | Spesa SII 2020 | Var. % sul 2019 | In € | In % | Catanzaro | 244 € | 0,0% | € 185 | 2,1% | 59 € | 24,2% | Cosenza | 185 € | 0,0% | € 149 | 0,0% | 36 € | 19,5% | Crotone | 432 € | 4,8% | € 325 | 5,6% | 107 € | 24,8% | Reggio C. | 443 € | 1,1% | € 345 | 1,0% | 98 € | 22,1% | Vibo V. | 368 € | 21,5% | € 285 | 24,9% | 83 € | 22,6% | MEDIA | € 334 | 5,7% | € 258 | 6,7% | € 76 | 22,8% | Città capoluogo | Dispersione della rete nel 2018 | Provincia | Dispersione della rete nel 2018 | Regione | Catanzaro | 57,8% | Catanzaro | 48,7% | 44,9% | Cosenza | 31,6% | Cosenza | 42,5% | Crotone | 45,7% | Crotone | 50,9% | Reggio di Calabria | 47,9% | Reggio di Calabria | 46,6% | Vibo Valentia | 43,5% | Vibo Valentia | 35,4% |