Acquapark Odissea 2000, apertura difficile in queste condizioni

Acquapark Odissea 2000

La direttrice dell’Acquapark Odissea 2000, Milena Marino, conferma che la riapertura del noto parco acquatico senza interventi, sarebbe un salto nel vuoto

 Pur avendo preservato intatti, in tutto il periodo di quarantena, l’entusiasmo e la determinazione a riaprire ed a ripartire per la 26esima stagione, non appena ciò fosse stato consentito da normative nazionali (e che ci si augura fino all’ultimo possano essere specifiche per il settore), sulla base delle condizioni attuali e delle incertezze perduranti anche in questa fase 2, è difficilmente ipotizzabile l’apertura dell’Acquapark Odissea 2000. È quanto fa sapere Milena Marino, direttrice di uno dei parchi acquatici più grandi ed amati d’Italia sottolineando che anche solo immaginare di rimettere in moto una infrastruttura complessa come questa, insieme al correlato sistema di risorse umane indispensabile ad avviare ed a guidare tutta la macchina per un periodo ancora più ridotto del solito, sarebbe un vero e proprio salto nel vuoto che – scandisce – non può essere scaricato soltanto sulle aziende e che comunque, pur volendo, non ci possiamo permettere.

 Pur avendo preservato intatti, in tutto il periodo di quarantena, l’entusiasmo e la determinazione a riaprire ed a ripartire per la 26esima stagione, non appena ciò fosse stato consentito da normative nazionali (e che ci si augura fino all’ultimo possano essere specifiche per il settore), sulla base delle condizioni attuali e delle incertezze perduranti anche in questa fase 2, è difficilmente ipotizzabile l’apertura dell’Acquapark Odissea 2000. È quanto fa sapere Milena Marino, direttrice di uno dei parchi acquatici più grandi ed amati d’Italia sottolineando che anche solo immaginare di rimettere in moto una infrastruttura complessa come questa, insieme al correlato sistema di risorse umane indispensabile ad avviare ed a guidare tutta la macchina per un periodo ancora più ridotto del solito, sarebbe un vero e proprio salto nel vuoto che – scandisce – non può essere scaricato soltanto sulle aziende e che comunque, pur volendo, non ci possiamo permettere.

Crisi di liquidità, stagionalità ridotta, costi fissi di gestione molto alti a cominciare da quelli per la manutenzione e per di più incrementati per garantire il rispetto di tutte le normative anti-Covid, previsione di una sensibile riduzione dei flussi di visitatori attesi. Sono, queste – precisa la direttrice di Odissea 2000 – le principali evidenze ed i principali ostacoli che in queste settimane, nella cornice della gravissima crisi generale del turismo internazionale e nazionale con tutti gli indicatori a picco, vengono denunciati e ribaditi dall’intero settore nazionale dei parchi permanenti di divertimento e che rendono impraticabile, in assenza di adeguati ed urgenti finanziamenti a fondo perduto per affrontare l’imminente stagione estiva, la riapertura anche del nostro parco.

Con tutte le conseguenze – aggiunge – di una ricaduta diretta su un indotto turistico e lavorativo complessivo che fra ricettività, ristorazione, bar, merchandising e manutenzioni fa registrare, attorno ad Odissea 2000, circa 400 mila visitatori a stagione, senza contare tutto l’indotto territoriale indirettamente orbitante, anzi tutto in termini di pernottamento collegato al parco.  Stiamo parlando – prosegue – di centinaia di posti di lavoro in quest’area, per lo più tutti stagionali (così come accade in tutto il nostro comparto) e tutti a rischio nell’ipotesi, che purtroppo è dietro l’angolo, di una vera e propria paralisi economica legata ad un settore, quello dei parchi che su scala nazionale occupa direttamente oltre 25 mila persone, con 450 milioni di euro di fatturato annuale, ed oltre 1 miliardo di euro come indotto.

Ad aggravare quella che è una fotografia evidentemente drammatica dell’esistente si aggiunge la responsabilità civile e penale in capo al datore di lavoro introdotta dal Governo in caso di infezione da Coronavirus con, addirittura, la presunzione semplice per le attività lavorative che comportano il costante contatto con il pubblico/l’utenza. Una vera e propria spada di Damocle che, nel clima di incertezza nazionale al quale continuiamo ad assistere, ha tutto il sapore di un ulteriore scaricabarile, molto più pesante e grave degli altri a dire il vero.

Nel condividere e rilanciare l’appello al Governo ed alle istituzioni competenti lanciato nei giorni scorsi da Giuseppe Ira, presidente dell’associazione Parchi Permanenti Italiani che ha denunciato, tra le altre cose, l’assenza di questo settore strategico dai radar dei nodi politici nazionali, la Marino conferma che sin dall’inizio dell’emergenza tutto il comparto è stato del tutto ignorato pur essendo nevralgico per l’indotto turistico; coglie inoltre l’occasione per ricordare che i parchi necessitano di un preavviso che va dai 40 ai 60 giorni per poter organizzare i lavori di riapertura su una stagione che per molti dura da giugno ai primi di settembre; ritorna sul rischio lavoro per la gran parte degli addetti stagionali per altro esclusi dalla cassa integrazione ed insiste, infine, sulla necessità di prevedere forme di finanziamento a fondo perduto, così come si sta sperimentando in altri Paesi in Europa, per consentire una riapertura a breve per l’estate che altrimenti è irrimediabilmente compromessa ed impossibile da tutti i punti di vista.

Redazione Calabria 7

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Nel corso dell'incontro sarà presentato il dossier elaborato dai circoli locali di Legambiente basato sulla campagna di monitoraggio effettuata su alcune aste fluviali
Messa in sicurezza l’area, è stato chiuso al traffico il tratto interessato dal rogo per il tempo necessario alle operazioni di spegnimento
Il governatore: "La nostra terra ha vitigni eccellenti e tante piccole cantine"
Ordinato sacerdote nel 1936 fu membro per sedici anni della Compagnia di Gesù, insegnando filosofia e teologia
Sul posto il personale medico del 118 ed i carabinieri per i rilievi del caso, assieme a squadre dell'Anas
Le osservazioni in vista della conferenza di impatto ambientale
L'aspirante primo cittadino parla anche delle "condizioni disagevoli per l’erogazione delle prestazioni" e del "sovraccarico di lavoro"
Il più grande festival della regione, dall’anima itinerante e dal respiro internazionale, sarà inaugurato lunedì 15 aprile
Intanto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, è in contatto con i prefetti delle città italiane
L'uomo non ha saputo specificare la provenienza del denaro che per gli investigatori sarebbe frutto di illeciti
RUBRICHE

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2024 © All rights reserved