Aemilia, maxi confisca alla ‘ndrangheta: sigilli a beni per oltre 55 milioni di euro

Le indagini hanno accertato che un imprenditore calabrese, approfittando del grave stato di bisogno in cui versava la vittima, nell’anno 2011 aveva prestato soldi applicando un tasso usurario superiore al 210% annuo
aemilia

I finanzieri del Comando provinciale di Cremona hanno dato esecuzione nelle province di Aosta, Cremona, Bologna, Mantova, Modena, Parma, Reggio Emilia, Rimini, Verona e Crotone ad un provvedimento di confisca definitiva adottato dalla Corte d’Appello di Bologna e confermato dalla Corte di Cassazione di beni immobili, beni mobili registrati, disponibilità finanziarie, e quote societarie per circa 55 milioni di euro scaturito da ulteriori sviluppi della vicenda giudiziaria denominata “Aemilia”, che ha visto coinvolta una compagine ‘ndranghetista operante da anni nel territorio emiliano, nelle province di Reggio Emilia, Parma, Modena e Piacenza.

Tasso usuraio superiore al 210% annuo

Tasso usuraio superiore al 210% annuo

Le indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Cremona, avviate nel maggio 2012 a seguito dell’arresto in flagranza per il reato di usura di un piccolo imprenditore di origini cutresi, da molti anni residente in provincia di Piacenza, hanno consentito di accertare che l’arrestato, approfittando del grave stato di bisogno in cui versava la vittima, nell’anno 2011 aveva prestato soldi applicando un tasso usurario superiore al 210% annuo. E’ emerso un ampio contesto criminale caratterizzato dal coinvolgimento di altri calabresi: costoro, titolari di aziende con elevati fatturati, avevano ideato un vasto sistema di fatture per operazioni inesistenti (utilizzando società cartiere intestate a prestanome) allo scopo di frodare il fisco creando liquiditain nero da impiegare nella concessione di prestiti ad aziende emiliane in difficolta finanziarie, per poi assumerne il controllo.

Fatta luce su diversi reati di natura economica

Gli ulteriori approfondimenti investigativi svolti su delega della Dda di Bologna, hanno consentito di portare alla luce molteplici reati di natura economica, tra i quali l’usura e le frodi fiscali di cui si sono fatti promotori diversi imprenditori: attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti (vendita di materiale inerte o noleggio di mezzi di trasporto commerciale) regolate tramite i canali finanziari ufficiali, avrebbero consentito all’organizzazione criminale di fornire, tra le altre cose, finanziamento a tassi usurai ad imprese in difficoltà economica. Queste ultime spesso venivano assorbite dalla struttura criminale che ne assumeva poi il controllo; l’organizzazione riciclava anche capitali di provenienza illecita, godendo di indebite detrazioni fiscali e reperire liquidita per le svariate esigenze dell’organizzazione mafiosa.

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Avrà una lunghezza complessiva di 3.660 metri e una campata sospesa di 3.300 metri. Diecimila nuovi occupati già nel primo anno di cantiere
Insieme a Russo, Tripodi e Chiaravalloti, è espressione del gruppo "Città Futura", guidato dall'ex consigliere regionale vibonese Vito Pitaro
L'uomo era stato tratto in arresto il 23 luglio 2019 nell’ambito dell’operazione “Prisoner's tax”, condotta dalla Dda
In Senato, a favore del testo - approvato già alla Camera - sono stati 103, contrari 49, tre gli astenuti
In linea con l'indicazione arrivata dall'Organizzazione mondiale della sanità, l'Agenzia europea del farmaco Ema è al lavoro in questa direzione
L'ordinanza è stata adottata per consentire l'afflusso ed il deflusso delle tifoserie in modo separato, in tempi rapidi e, quindi, senza rischi per la pubblica incolumità
"Le pene sono sempre uguali e non adeguate alla perdita di una vita umana” ha detto il papà della giovane
La Corte, accogliendo la tesi difensiva di Loizzo, ha sostenuto che la ineleggibilità "riguarda solo le figure del direttore generale e dei direttori sanitario e amministrativo delle Aziende sanitarie e ospedaliere"
Purtroppo, le condizioni del piccolo si sono rivelate subito gravissime e, una volta trasferito in ospedale, dopo poche ore è morto
Ad oggi la stima delle vittime di questa tipologia di raggiro sulle bollette ammonta a 4 milioni di italiani
RUBRICHE

Calabria7 utilizza cookie, suoi e di terze parti, per offrirti il miglior servizio possibile, misurare il coinvolgimento degli utenti e offrire contenuti mirati.

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2023 © All rights reserved