Aesontium | Droga, furti ed estorsioni a Catanzaro: espugnato il feudo dei rom. I 46 indagati (NOMI)

Ventuno le misure cautelari eseguite da polizia e carabinieri. In nove vanno in carcere, mentre in 12 vanno agli arresti domiciliari

di Gabriella Passariello- Sono partiti verso le 3.30 del mattino i carabinieri del Reparto operativo, diretto dal colonnello Roberto di Costanzo  e gli uomini della Squadra mobile, guidata da Fabio Catalano, direzione viale Isonzo, nel feudo dei rom di Catanzaro. Hanno notificato nell’ambito dell’operazione della Procura di Catanzaro, nome in codice “Aesontium”, un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di  21 indagati, di cui 9 in carcere e 12 ai domiciliari, sotto accusa a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, furto e porto abusivo di armi, ricettazione ed estorsione. Venticinque invece gli indagati a piede libero. Raffica di perquisizioni effettuate dalle Forze dell’ordine nelle abitazioni e nei dintorni del quartiere, con l’ausilio di cani antidroga.

Tutti i nomi dei 46 indagati

Tutti i nomi dei 46 indagati

Fiore Bevilacqua, 73, di Catanzaro; Marco Bevilacqua, 31 anni di Catanzaro, Romina Veronica di Cataldo, 28 anni, di Catanzaro; Gianluca Bevilacqua, detto Felice, 39 anni, di Catanzaro; Francesca Martelli, detta “Subaru”, 42 anni, di Catanzaro;  Francesca Bevilacqua, 50 anni, di Catanzaro; Antonietta Passalacqua, 71 anni, di Catanzaro; Cosimo Bevilacqua, detto “Coccolino”, 24 anni, di Catanzaro; Fabio Bevilacqua, 30 anni di Catanzaro; Silvana Vecceloque Pereloque, alias culu e vacca, 47 anni, di Catanzaro; Fabrizio Veneziano, detto Porcellino, 26 anni, di Catanzaro; Alfredo Benassai, 42 anni, Catanzaro; Domenico Bevilacqua, 53 anni, Catanzaro; Massimo Bevilacqua, 29 anni, di Catanzaro; Mirko Bevilacqua, 27 anni, Catanzaro; Luana Pappaianni, 27 anni, Catanzaro; Donato, Bevilacqua, detto “ Mario” o occhio storno 46 anni Catanzaro; Graziella Passalacqua, 42 anni, Catanzaro; Marco Passalacqua, 33 anni, Catanzaro; Antonio Bevilacqua, detto Tonino, 33 anni, Catanzaro; Franco Passalacqua, detto “U killer”, di Catanzaro; Cosimo Passalacqua, 38 anni, di Catanzaro; Francesco Bevilacqua, 29 anni di Catanzaro; Isa Garuja, inteso “Antonio”, 46 anni, di Altamura; Mirko Passalacqua, inteso u Zannutu, 23 anni, Catanzaro; Antonio Abbruzzese, 46 anni, Catanzaro; Luciano Abbruzzese, 36 anni, Catanzaro; Cosimo Abbruzzese, 38 anni, Catanzaro; Giovanni Abruzzese, 34 anni, Catanzaro; Armando Abbruzzese, 37 anni, Catanzaro; Maurizio Abbruzzese, 35 anni, Catanzaro; Claudia Abbruzzese, 22 anni, Catanzaro; Jessica Bevilacqua, 26 anni, Catanzaro; Antonella Bevilacqua, 30 anni Catanzaro; Silvano Passalacqua detto Barbanera, 45 anni, di Catanzaro; Andrea Bernaschino, 34 anni, di Catanzaro; Stefano Bevilacqua, 34 anni, di Catanzaro; Ubaldo Codamo, 26 anni, di Borgia; Enzo Costantino, 50 anni di Catanzaro; Francesco la Salvia, 41 anni di Catanzaro; Luigi Vecceloque Pereloque, inteso U Marocchinu, 53 anni, di Catanzaro; Sharon Codamo, 27 anni, di Borgia; Giuliano Bevilacqua, 35 anni, di Catanzaro; Alessandra Voci, 31 anni, di Catanzaro; Massimiliano Passalacqua, 24 anni, di Catanzaro; Antonia Passalacqua, detta la gobba, 59 anni di Catanzaro.

Chi va in carcere

Il gip del Tribunale di Catanzaro ha disposto il carcere per Marco Bevilacqua, Fabio Bevilacqua, Romina Veronica Di Cataldo; Cosimo Bevilacqua detto Coccolino; Gianluca Bevilacqua, detto Felice; Francesca Martelli detta Subaru, Isa Garuja, detto Antonio; Donato Bevilacqua, detto u Cecatu o occhiu stortu; Marco Passalacqua.

I nomi di chi va agli arresti domiciliari

Vanno invece ai domiciliari Silvana Pereloque Vecceloque; Mirko Bevilacqua; Antonietta Passalacqua; Mirko Passalacqua, detto u Zannutu; Antonio Bevilacqua, detto Tonino; Cosimo Passalacqua; Franco Passalacqua, detto “U killer”, Graziella Passalacqua; Francesco Bevilacqua, Ubaldo Codamo, Stefano Bevilacqua, Luciano Abruzzese.

L’inchiesta Aesontinum

La misura cautelare scaturisce da due distinte attività investigative, condotte rispettivamente dall’Arma dei Carabinieri e l’altra dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, guidata dal procuratore capo Nicola Gratteri, inchieste poi riunite in un’unica indagine per la concordanza di risultanze in ordine alle persone nel mirino degli investigati e al contesto criminale di riferimento. In particolare, il grave quadro indiziario ha consentito di ipotizzare due organizzazioni criminali, con specifici ruoli assegnati ad ogni suo componente: gli elementi di vertice, gli organizzatori degli approvvigionamenti e della distribuzione dello stupefacente anche al minuto, le vedette sul territorio, nonché i fornitori, con riferimento al fiorente mercato del traffico illecito delle sostanze stupefacenti, del tipo marijuana, hashish, cocaina e eroina, nell’area sud della Città di Catanzaro.

Canali di approvvigionamento e i riscontri dei collaboratori di giustizia

In questo contesto, i gravi elementi indiziari hanno permesso di ipotizzare i canali di approvvigionamento per entrambe le consorterie criminali; uno di tali canali era proveniente dalla Puglia, tramite soggetti di origine albanese (uno dei quali destinatario della misura cautelare, oltre che da indagati contigui ad una delle cosche operanti nel versante della costa ionica. Le attività investigativa sono state effettuate, oltre che con le attività di carattere tradizionale, con l’esame di collaboratori di giustizia, e con l’attivazione di presidii di natura tecnica, che hanno portato a numerosi riscontri sul territorio. (LEGGI E GUARDA IL VIDEO)

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