Nella giornata dell’undici settembre, a Crotone, gli uomini della Polizia di Stato hanno notificato a R.C., crotonese classe ‘54, un’ordinanza di applicazione della “misura cautelare degli arresti domiciliari e preclusiva di comunicare con la parte offesa con qualsiasi mezzo”.
Tutto ha inizio nella serata del 1 settembre a seguito di una telefonata al 113, nella quale una signora riferiva di essere stata aggredita dall’ex marito, il quale le aveva cagionato delle lesioni successivamente giudicate guaribili in trenta giorni. Gli uomini delle volanti, pertanto, si sono messe alla ricerca dell’aggressore trovandolo di lì a poco provvedendo a denunciarlo per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
Tutto ha inizio nella serata del 1 settembre a seguito di una telefonata al 113, nella quale una signora riferiva di essere stata aggredita dall’ex marito, il quale le aveva cagionato delle lesioni successivamente giudicate guaribili in trenta giorni. Gli uomini delle volanti, pertanto, si sono messe alla ricerca dell’aggressore trovandolo di lì a poco provvedendo a denunciarlo per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
Il personale dell’U.P.G.S.P., dunque, ha attivato la procedura prevista dal cd. codice rosso. Secondo la nuova normativa, infatti, la polizia giudiziaria deve procedere senza ritardi alle indagini e riferire al Pubblico Ministero. Quest’ultimo, peraltro, ha l’obbligo di sentire la persona offesa entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato evitando che la vittima corra ancora rischi, assumendo rapidamente tutte le iniziative per evitare nuove aggressioni.
Pertanto, è iniziatata una complessa attività info-investigativa, volta ad accertare la condotta persecutoria del R.C. ai danni della ex moglie, che andava avanti, ormai, da molti anni, tant’è che già in passato lo stesso era stato già destinatario della misura cautelare del divieto di avvicinamento.
Il costante lavoro degli uomini dell’U.P.G.S.P. e la celerità nelle attività investigative ha consentito al GIP del Tribunale di Crotone dott. Michele Ciociola, su richiesta del P.M. dott.ssa Ines Bellesi, di emettere un’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari, impedendo che questa situazione di continue violenze potesse andare avanti.
Redazione Calabria 7