Aggressione al centro anziani sotto le telecamere, assolto un giovane nel Cosentino

L'uomo era accusato di aver aggredito fisicamente e minacciato un magazziniere. Accolte le richieste della difesa
telecamere centro anziani

Il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle richieste dell’avvocato Francesco Nicoletti, ha assolto da tutte le accuse, con la formula “perché il fatto non sussiste”, un giovane rossanese imputato di violenza privata. Nello specifico l’uomo era accusato di aver aggredito fisicamente e minacciato un magazziniere di una comunità per anziani nel corso di un episodio verificatosi sotto le telecamere installate sulla pubblica via.

I fatti

La vicenda nasceva dalla denuncia della parte offesa, poi costituitasi parte civile, che allegava all’esposto anche la certificazione rilasciata da un medico dell’ASP alle cui cure aveva fatto ricorso. Nell’ambito dell’attività di indagine, i carabinieri avevano acquisito un file video riguardante le immagini di un sistema di video-sorveglianza situato su una pubblica via che aveva ripreso l’intera scena, procedendo poi a sentire a sommarie informazioni un’altra dipendente del centro anziani la quale riferiva di essere stata testimone oculare dell’aggressione subita dal collega. Per come raccontato, dopo aver sentito delle urla provenienti dall’esterno della struttura, la donna si era affacciata avendo così modo di vedere il magazziniere mentre veniva aggredito fisicamente dall’imputato, che gli metteva le mani al collo. Circostanza, quest’ultima, che confermava in qualità di testimone dinanzi al Tribunale di Castrovillari nel corso del processo.

Il racconto della direttrice del centro anziani

Sentita a sommarie informazioni dai carabinieri anche la direttrice del centro anziani. Come emerso dal suo racconto, la madre dell’imputato era stata un’utente della struttura alla quale, al momento delle dimissioni, erano stati consegnati unitamente alla documentazione medica, anche i farmaci e gli ausili tecnici tra cui la sedia a rotelle. Qualche tempo dopo, quando l’uomo aveva richiesto la consegna di una sedia a rotelle, la direttrice avrebbe opposto un diniego sostenendo di non averne disponibili e invitandolo a verificare personalmente nel magazzino.. Da questo episodio, per come riferito e contestato, sarebbero poi scaturite le urla dell’uomo che, esortato a lasciare la struttura, all’esterno avrebbe minacciato e aggredito il magazziniere.

Imputato assolto perché il fatto non sussiste

Il procedimento a carico dell’uomo, dopo il rinvio a giudizio, è sfociato nel processo dinanzi al Tribunale di Castrovillari nel corso del quale il magazziniere si è costituito parte civile. Al termine dell’istruttoria dibattimentale la pubblica accusa ha formulato richiesta di condanna dell’imputato alla pena della reclusione, richiesta alla quale si è associato il difensore della parte civile avanzando anche richiesta di risarcimento danni. All’esito della camera di consiglio, in totale accoglimento delle richieste avanzate dall’avvocato Francesco Nicoletti, il Tribunale di Castrovillari ha assolto l’imputato con la formula più ampia: perché il fatto non sussiste.

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