Agguato mortale in centro a Lamezia, le accuse per i due arrestati: omicidio tentato e consumato

Decisiva sia la visione delle numerose telecamere di videosorveglianza della zona che l'escussione dei diversi testimoni. I presunti autori sono finiti in carcere
Omicidio a Lamezia

Nella mattinata odierna, al termine delle indagini condotte relativamente ai fatti di sangue avvenuti ieri, in piazza Borelli, a Lamezia, i carabinieri del Gruppo di Lamezia Terme hanno tratto in arresto, nello stato di quasi-flagranza, i due presunti responsabili dell’omicidio del 51enne lametino Luigi Trovato e del contestuale tentativo di omicidio nei confronti di altre due persone: il fratello di quest’ultimo, Luciano, e Pasquale D’Angela.

Trovato deceduto dopo il trasporto in ospedale

Trovato deceduto dopo il trasporto in ospedale

Nella serata di ieri, 7 marzo, i militari del Gruppo Carabinieri di Lamezia Terme, a seguito di diverse segnalazioni pervenute al numero d’emergenza 112, sono intervenuti in piazza Borelli, dove poco prima erano stati esplosi numerosi colpi d’arma da fuoco. Prontamente, la Centrale operativa della Compagnia carabinieri cittadina ha inviato sul posto le pattuglie esterne, le quali, una volta giunte, hanno constatato la presenza sull’asfalto di diversi bossoli di pistola e individuato, poco distante, un uomo disteso lungo la careggiata, immediatamente soccorso da personale medico del 118 e trasportato d’urgenza, tramite autoambulanza, presso il vicino ospedale. Lo stesso decedeva poco dopo, nonostante le manovre salvavita praticate dai sanitari.

Uno dei feriti è in prognosi riservata

Durante le fasi di messa in sicurezza della piazza, il personale operante aveva cognizione della presenza di altri due feriti, di cui uno grave, successivamente trasportato presso l’ospedale di Catanzaro. Quest’ultimo è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico e ricoverato in prognosi riservata, mentre l’altro ferito è stato dimesso con prognosi di pochi giorni.

Sentiti diversi testimoni

Sulla scena del crimine è stato inviato personale del Nucleo Investigativo e della Sezione Operativa del Gruppo carabinieri di Lamezia Terme, nonché la sezione rilievi del Comando provinciale di Catanzaro, per le indagini volte alla ricostruzione dell’accaduto ed all’individuazione dei responsabili. Considerate le repentine attività investigative, condotte attraverso la visione delle numerose telecamere di videosorveglianza della zona e l’escussione dei diversi testimoni, nonché le ricerche diramante sui potenziali autori, in tarda serata, due persone si sono costituite presso gli uffici della Caserma carabinieri di via G. Marconi, dove sono state interrogate dal magistrato di turno presso la locale Procura della Repubblica, alla presenza dei difensori di fiducia.

I presunti responsabili hanno confessato

I presunti responsabili, rei confessi, al termine delle formalità di rito, sono stati tratti in arresto e tradotti presso la Casa Circondariale di Catanzaro su disposizione del magistrato di turno esterno della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, in attesa della udienza di convalida dell’arresto dinanzi al Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Lamezia Terme e la valutazione delle rispettive posizioni in sede cautelare. Il procedimento penale pende, ovviamente, in fase investigativa.

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