Agguato nel Vibonese, fermato il presunto autore. I carabinieri scoprono stanza segreta (VIDEO)

E' accusato del tentato omicidio di un pregiudicato dinnanzi a un bar di Ricadi. Alla base dell'azione di fuoco dissidi personali

E’ durata meno di una settimana la fuga del presunto responsabile dell’agguato a colpi di pistola avvenuto lo scorso 16 febbraio nella piazza principale di Ricadi, nel Vibonese. Si tratta di Nicola Domenico Cilurzo, 51enne vibonese difeso dall’avvocato Paola Stilo. I carabinieri lo hanno localizzato all’interno della sua abitazione alle porte di Vibo Valentia. Nel corso della perquisizione domiciliare, all’interno della casa, dove si nascondeva e dove ha trascorso verosimilmente i suoi giorni di irreperibilità, i militari dell’Arma hanno individuato una stanza segreta a cui si accedeva attraverso una botola ricavata in una parete e che forse avrebbe voluto utilizzare per continuare a sottrarsi alla giustizia. Sottoposto a fermo, è stato condotto prima al Comando provinciale dei Carabinieri e dopo le formalità di rito trasferito in carcere a Vibo Valentia a disposizione dei magistrati ai quali dovrà chiarire il suo presunto coinvolgimento nel tentato omicidio.

L’agguato a colpi di pistola

L’agguato a colpi di pistola

Tre i colpi di pistola che hanno squarciato il silenzio e la calma di una tranquilla mattinata invernale nella nota località turistica di Ricadi lo scorso 16 febbraio. Tre colpi di pistola sparati proprio dinnanzi a un bar. Appena arrivati sul posto i carabinieri della Compagnia di Tropea hanno trovato a terra due ogive, tre bossoli e una munizione inesplosa. A sparare è stata la stessa pistola, una calibro 7,65. Degli autori ma anche di quella che avrebbe dovuto essere la vittima dell’agguato nessuna traccia. Spariti nel nulla i primi, dileguata anche la seconda.

Le indagini

A coordinare le indagini per fare piena luce sull’episodio la Procura di Vibo guidata da Camillo Falvo. Preziose le testimonianze raccolte dagli investigatori dei carabinieri nei minuti successivi all’agguato. Indizio su indizio gli inquirenti hanno ricostruito nel dettaglio il mosaico appurando in particolare che poco prima delle 8 di quel 16 febbraio da un’auto sarebbero stati sparati tre colpi di pistola all’indirizzo di un pregiudicato appena uscito da uno dei bar della piazza. Scampato miracolosamente all’agguato sarebbe poi salito a bordo della propria auto mettendosi all’inseguimento degli aggressori. Rintracciata a distanza di qualche ora la vittima ha confermato la ricostruzione non fornendo però utili indicazioni all’identificazione degli autori. Agli inquirenti sono tuttavia bastati pochi giorni per avere un quadro completo della situazione individuando il presunto autore dell’azione di fuoco, già noto alle forze dell’Ordine e il movente, che sarebbe dovuto a dissidi di natura personale fra i due. La Procura di Vibo ha così emesso nei suoi confronti un decreto di fermo in quanto indiziato del delitto di tentato omicidio.

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