Ammazzato mentre stava facendo rientro in paese, a Dinami. Si chiamava Alessandro Morfei, 30 anni, già noto alle forze dell’ordine per precedenti di droga. Il delitto è stato compiuto ieri sera, intorno alle 21,30, lungo una strada che porta al popoloso centro delle Serre vibonesi quando è stato attinto dai pallettoni di un fucile imbracciato da una persona esplosi da distanza ravvicinata. Il killer è stato favorito dalla carenza di visibilità e dalla zona isolata che gli consentito di nascondersi e sparare nel momento migliore; è verosimile pensare che l’attentatore conoscesse bene le abitudini di Morfei e ne avesse seguito gli spostamenti anche ieri.
La vittima, tuttavia, non è morta sul colpo: qualcuno ha dato l’allarme e ha consentito il suo trasporto all’ospedale di Vibo dove i medici del pronto soccorso gli hanno riscontrato ferite sia all’addome e torace che alla schiena. Il decesso è sopraggiunto circa un’ora dopo. Ad ogni modo spetterà all’autopsia stabilire l’esatta causa e dare maggiori dettagli sull’esatta dinamica dell’omicidio.
La vittima, tuttavia, non è morta sul colpo: qualcuno ha dato l’allarme e ha consentito il suo trasporto all’ospedale di Vibo dove i medici del pronto soccorso gli hanno riscontrato ferite sia all’addome e torace che alla schiena. Il decesso è sopraggiunto circa un’ora dopo. Ad ogni modo spetterà all’autopsia stabilire l’esatta causa e dare maggiori dettagli sull’esatta dinamica dell’omicidio.
Sul luogo del delitto sono intervenuti gli uomini dell’Arma che hanno sequestrato il mezzo e effettuato i primi rilievi; allo stesso tempo si è iniziato a sentire i congiunti della vittima alla ricerca di una pista investigativa che possa portare ad individuare il responsabile (o i responsabili). (f.p.)