di Danilo Colacino – La recentissima nomina di Francescantonio Pollice, che vanta ormai addirittura da qualche decennio docenze e incarichi importanti nel settore della Musica e più in generale della Cultura, alla presidenza dell’Agis (Associazione generale italiana dello Spettacolo) calabrese è per lui motivo di grande orgoglio ma anche l’ennesima assunzione di responsabilità.
Un onere, oltreché come ovvio prima di tutto un onore, per giunta assunto in una fase di grande sofferenza dell’intero comparto a causa dello stramaledetto Coronavirus.
Un onere, oltreché come ovvio prima di tutto un onore, per giunta assunto in una fase di grande sofferenza dell’intero comparto a causa dello stramaledetto Coronavirus.
Un ambito che, per la verità, al pari di tanti altri era abbastanza malridotto già prima dell’inaspettata e dirompente insorgenza del Sars-Cov-2, ma sempre alle prese con una sorta di sofferenza in qualche modo gestibile o, per meglio dire, fronteggiabile. Ecco perché, noi di Calabria7, abbiamo realizzato con lui un’intervista che vi proponiamo di seguito:
Essere nominato al vertice dell’Agis (Associazione generale italiana dello Spettacolo) regionale è una bella gratificazione?
Sì, certamente! Ringrazio il presidente Carlo Fontana e l’ufficio di presidenza dell’Associazione per la fiducia accordatami, che mi permetterà di contribuire fattivamente alla riorganizzazione in Calabria del settore nell’ambito del principale sodalizio nazionale di categoria dello spettacolo.
Questo prestigioso riconoscimento non poteva arrivare in un momento più difficile a causa del Covid, come ovvio…
Il periodo è quello che è e il comparto di cui parliamo, per sua intrinseca natura caratterizzato dal rapporto diretto tra interpreti e pubblico, è senza dubbio tra i maggiormente colpiti. È infatti stato il primo a procedere alla chiusura delle strutture e sarà l’ultimo a riprendere a pieno regime, anche se incoraggianti paiono le indicazioni contenute nel recente Dpcm in materia che prevede una riapertura dei luoghi di spettacolo, all’aperto e al chiuso, seppur condizionata da precise prescrizioni. Queste oggettive difficoltà, acuite dalla depressione del tessuto socioeconomico locale, rendono la peculiare realtà calabrese ai limiti della sopravvivenza. Urge, quindi, una netta presa di posizione da parte di chi è al governo della Regione affinché ci si attivi presto per ripristinare almeno l’ordinario.
Quanto avverte il peso della responsabilità derivante da un simile incarico?
In modo pieno. Non mi attende un compito semplice né di rapida esecuzione. E ne sono consapevole. Occorrerà dunque tempo, pazienza e massima dedizione, per creare un efficace e rappresentativo strumento di dialogo con la Regione e le altre istituzioni del territorio finalizzato a tutelare, in stretta connessione con la presidenza di Agis Italia, gli interessi del ‘nostro mondo’. Da parte mia c’è grande disponibilità all’ascolto di chiunque operi in Calabria, regione che sarà mappata e monitorata. Ecco perché sono molto fiducioso che i risultati non tarderanno ad arrivare.
Quali i programmi per il primo periodo di lavoro al vertice di Agis?
Ci saranno diversi livelli di pianificazione che riguarderanno tanto gli aspetti interni e associativi quanto quelli esterni di rappresentanza. Sotto il primo profilo, in collaborazione con i soci iscritti nei vari sodalizi aderenti ad Agis, si procederà all’individuazione di nuovi sottoscrittori; alla ridefinizione dello Statuto di Agis Calabria; all’elaborazione di un regolamento per la sezione regionale dello spettacolo dal vivo e, al termine di tale prima fase, a dar corso alla composizione degli organigrammi con i referenti di tutte le province, gli esponenti delle varie categorie dello spettacolo dal vivo e del cinema, il tesoriere e i revisori dei conti. Ma non è finita qui, considerato che d’intesa con Agis Italia forniremo ai soci assistenza di natura tecnica, amministrativa, fiscale, sindacale, giuridica e di comunicazione. Sempre al fine dei servizi di rappresentanza, informazione e promozione, si avrà un’importante interlocuzione con Confcommercio sulla base dell’accordo siglato a livello nazionale fra Agis e questa stessa preziosa Confederazione, che raggruppa centinaia di migliaia d’imprese nel Paese. Riguardo invece al profilo esterno priorità sarà data all’auspicato positivo confronto con la governatrice Jole Santelli e l’assessore alla Cultura Antonino Spirlì, ma anche con i presidenti delle Province e i sindaci delle principali città. Figure istituzionali, in particolare quelle regionali, con cui si auspica di gettare le basi per una trattativa volta ad assicurare al mondo dello spettacolo risorse adeguate alle esigenze degli operatori calabresi mediante l’emanazione di bandi pubblici che privilegino il merito e valorizzino i professionisti capaci realizzare iniziative di qualità. Dal canto nostro avanziamo la proposta d’individuare, tramite manifestazioni d’interesse ad hoc, progetti solidi in cui sia contemperato un bilanciamento tra visione artistico-culturale, sostenibilità sociale ed efficacia economica.
I lusinghieri risultati ottenuti con Ama Calabria hanno contribuito al conferimento di tale mandato, e se sì, in che misura?
Le valutazioni effettuate da Fontana e all’intero Ufficio di presidenza sono state molteplici e i positivi riscontri avuti con Ama hanno di sicuro concorso alla scelta. Ma non disgiuntamente dalla circostanza di essere alla guida di Aiam (Associazione italiana attività musicali) che raggruppa al suo interno circa 100 fra le principali istituzioni musicali della concertistica, dei complessi strumentali e degli enti di formazione e promozione della musica. Mi permetta però di esprimere gratitudine sempre a Fontana per aver messo in rilievo come i circa 30 anni di partecipazione attiva alla vita associativa, in seno all’Agis, mi abbiano permesso di acquisire esperienza, autorevolezza e professionalità.
All’attività di docente nel Conservatorio di Musica Vibo “Fausto Torrefranca” che ha “guidato” per due mandati unisce la direzione artistica di Ama Calabria, di Aiam Italia, e adesso, in ultimo, anche il vertice di Agis per la regione, davvero un bel fardello…
Sono attività diverse, ma in qualche modo complementari. La docenza e l’attività di operatore culturale mi consentono di trovare un punto di convergenza fra esigenze formative e inserimento dei giovani nel mercato del lavoro. Quella di responsabile Agis costituisce la grande opportunità di concorrere, insieme a quanti lo vorranno, alla riorganizzazione dello Spettacolo in una regione in cui le cose da fare sono molte. Si tratta di certo di un significativo impegno, che comporta una grossa assunzione di responsabilità. Comunque sia, assicuro tutto il mio impegno come contributo alla crescita culturale della Calabria.