Produceva e spacciava stupefacenti dalla casa dove era agli arresti domiciliari. Con questa accusa gli agenti della Sezione Volanti della Questura di Catanzaro hanno arrestato D.S., 26 anni del posto. Il giovane aveva attrezzato la sua abitazione di tutto l’occorrente per produrre e spacciare marjiuana, oltre a detenere altri stupefacenti.
La perquisizione domiciliare
La perquisizione domiciliare
Durante la perquisizione sono state trovati e sequestrati 4.06 grammi di hashish, 0,52 grammi di cocaina e 77,71 grammi di marjiuana, semi di cannabis, 14 bicchieri e un vaso per piante con semi di cannabis in germinazione, due bilancini di precisione, un grinder in metallo, vari coltelli intrisi di sostanza stupefacente, cellophane per il confezionamento delle dosi, la somma di 130,00 euro in banconote da piccolo taglio, verosimilmente provento di spaccio. Le sostanze stupefacenti erano contenute in vari contenitori sparsi nell’abitazione, mentre le piantine in germinazione erano state occultate in un armadio.
La natura delle sostanze stupefacenti è stata verificata dal personale del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica della Questura di Catanzaro. Il 26enne annovera numerosi precedenti di polizia per vari reati, in particolare in materia di stupefacenti. Infatti, per lo stesso reato era stato arrestato il 30 ottobre del 2020, oltre ad essere stato denunciato altre due volte, l’ultima nel febbraio scorso.
