Al via la prima scuola di monitoraggio civico in Calabria

Venerdì 17 maggio presso l’UNICAL, Arcavacata di Rende (CS) e sabato 18 maggio nella sede di Libera, in via P. Pelicanò 21/h, a Reggio Calabria si terrà la prima Scuola Common Calabria, che si connota sin da subito per la sua natura itinerante.

L’iniziativa, promossa dal settore formazione del coordinamento regionale di Libera Calabria in collaborazione con lo Staff nazionale Common, mira a promuovere l’utilizzo di strumenti per la trasparenza e la prevenzione civica contro il malaffare attraverso la creazione di “Comunità Monitoranti”, da cui deriva l’acronimo del modello Com. Mon.

L’iniziativa, promossa dal settore formazione del coordinamento regionale di Libera Calabria in collaborazione con lo Staff nazionale Common, mira a promuovere l’utilizzo di strumenti per la trasparenza e la prevenzione civica contro il malaffare attraverso la creazione di “Comunità Monitoranti”, da cui deriva l’acronimo del modello Com. Mon.

In questa prima edizione si lavorerà su due temi centrali: trasparenza nella Pubblica Amministrazione e Beni confiscati. I partecipanti percorreranno i dieci passi della bussola Common apprendendo la teoria di riferimento e la metodologia della cittadinanza monitorante, dal diritto di accesso civico, alle tante storie di riutilizzo sociale dei beni confiscati.

Secondo il modello Common per prevenire gli abusi della corruzione la sola trasparenza non è sufficiente, se non è affiancata dall’analisi del contesto, dei dati, dalla pianificazione di azioni di monitoraggio e progettazione di buone pratiche volte alla tutela del bene comune. Ecco perché la Scuola Common avrà il duplice obiettivo: formare sulle abilità necessarie per attivare programmi di monitoraggio civico e, allo stesso tempo, generare comunità che si occupano, si interessano e operano sui beni confiscati, rendendoli luoghi di partecipazione, anche attraverso la piattaforma Confiscati Bene 2.0 alla quale sarà dedicato un focus specifico. Il fine è coinvolgere studenti, soggetti gestori dei beni confiscati, amministratori pubblici e rappresentanti di enti del terzo settore per difendere il nostro territorio divenendo noi stessi protagonisti attivi del cambiamento.

Il programma, identico per entrambe le sessioni, durerà l’intera giornata: nella mattinata l’intervento di Leonardo Ferrante, referente nazionale del settore Anticorruzione civica e cittadinanza monitorante delle associazioni Libera Gruppo Abele, ci guiderà con la bussola common per imparare ad illuminare, vigilare e partecipare, fino ad esercitare e tradurre in impegno gli elementi teorici.

Nel pomeriggio, Umberto Ferrari e Valentina barca, del settore beni confiscati di Libera Calabria, forniranno le informazione necessarie per effettuare il monitoraggio sul riutilizzo sociale dei beni confiscati, attraverso attività pratiche ed il confronto tra storie di buona progettazione e altre di cattiva amministrazione.

La partecipazione è gratuita e aperta ad un numero massimo di 40 partecipanti per ognuna delle due sessioni che si svolgeranno all’UNICAL e Reggio Calabria e che avranno lo stesso programma.

Redazione Calabria 7

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