Passi avanti verso la modifica del sistema dei colori che potrebbe far finire la metà delle Regioni in arancione a breve sotto la spinta dei contagi. L’ipotesi, emersa ad un tavolo tecnico cui hanno partecipato esperti del ministero della Salute e delle Regioni, è quella di considerare casi Covid soltanto i pazienti ricoverati che hanno sviluppato la malattia, senza includere gli asintomatici in ospedale per altre patologie. Frenata, invece, sulla richiesta di riduzione a 5 giorni delle quarantene per i sintomatici.
Parrucchieri ed estetiste
Parrucchieri ed estetiste
Scatta oggi, 20 gennaio 2022, l’obbligo di esibire il green pass base se si va dal parrucchiere, dal barbiere o nei centri estetici. Il green pass base è la certificazione che si ottiene con vaccino, guarigione da Covid o tampone negativo antigenico valido 48 ore o molecolare valido 72 ore. Le attività che si occupano della cura della persona dovranno verificare la validità delle certificazioni dei clienti con l’App VerificaC19.
Il Governo, nel frattempo, sta limando il decreto che contiene l’elenco delle attività primarie cui si potrà accedere senza certificazione: oltre ad alimentari, farmacie, ottici, negozi per acquistare legna o pellet per il riscaldamento, spuntano anche gli uffici postali, ma solo per ritirare la pensione.
Il sistema dei colori
I governatori lo chiedono ormai da giorni. “Il sistema dei colori non sembra avere più molto senso”, spiega il presidente della Toscana Eugenio Giani. “Io penso – gli fa eco il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini – che vada eliminato: attualmente, ad esempio, in zona gialla è tutto uguale al bianco”. “I colori servono a poco e il sistema va abolito, su questo noi governatori siamo pressoché tutti d’accordo”, ha detto Donato Toma, presidente del Molise.
Ieri c’è stata una prima riunione del tavolo di lavoro dedicato al tema cui hanno partecipato, tra gli altri, il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza ed il presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts, Franco Locatelli, insieme a rappresentanti delle Regioni. Nei prossimi giorni ci saranno altri confronti per cercare di arrivare ad una posizione condivisa. “C’è – osserva il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa – una platea del 90% di vaccinati. Di fronte a questo il sistema dei colori generalizzati non ha più senso. L’unico criterio che deve rimanere è quello della zona rossa”.
Quarantena per sintomatici
Se il tavolo tecnico ha aperto ad un nuovo calcolo dei ricoverati, escludendo gli asintomatici, non è invece passata l’ipotesi di tagliare a 5 giorni la quarantena per i positivi sintomatici. Secondo gli esperti, a quanto si apprende, mancano, ad oggi, sufficienti evidenze scientifiche a sostegno dell’accorciamento dell’isolamento. Parere favorevole, poi, ad una rimodulazione del contact tracing con l’obiettivo di focalizzarlo sui sintomatici visti gli alti numeri dei contagi.
Uffici pubblici e banche
Dall1 febbraio saranno interessati pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali. “fatti salvi quelli necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona. Atteso a breve – probabilmente già domani – il decreto che individua queste ultime attività: tra le novità ci sarebbe anche l’ingresso pass free alle poste per il ritiro della pensione, mentre per gli altri servizi postali resterà necessaria la certificazione (base o rafforzata). In generale, l’accesso sarà libero nei negozi di alimentari, in farmacia, dall’ottico e per l’acquisto di legname o pellet per il riscaldamento. Lo stesso per le attività all’aperto come benzinai, mercati, edicole. Il pass servirà invece per comprare le sigarette dal tabaccaio.
Si restringe ulteriormente, dunque, la libertà di azione dei no pass. In questo caso è valido anche il green pass semplice, quello ottenibile con un tampone negativo. Le verifiche che l’accesso a queste attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni sono a carico dei “relativi titolari, gestori o responsabili”. Sanzioni da 400 a mille euro per i trasgressori. (Fonte foto: XXI Secolo)
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