Il grave atto vandalico commesso da ignoti a Vibo Valentia con il taglio dell’albero della legalità recentemente messo a dimora nel giardino della scuola “Don Bosco” non ha lasciato indifferenti le istituzioni. La Procura guidata da Camillo Falvo si è subito mossa delegando le indagini ai carabinieri a lavoro per identificare gli ignoti vandali autori di un gesto inqualificabile mentre il prefetto Roberta Lulli ha convocato una riunione di coordinamento con tutte le forze dell’ordine per esaminare l’episodio.
La dichiarazione del prefetto
La dichiarazione del prefetto
“L’albero della legalità piantumato il 23 novembre scorso nel cortile della Scuola “Don Bosco” nella città di Vibo Valentia – ha dichiarato il capo dell’Ufficio territoriale del Governo – è stato un atto simbolico che ha coinvolto quelle Istituzioni e quelle parte della società civile che, nel territorio vibonese, hanno fatto della lotta alla criminalità un imperativo categorico e una priorità. Il suo sradicamento è, con ogni evidenza, un atto uguale e contrario. Per questo quell’albero va ripiantato e per questo il significato che esso sottende deve essere, a maggior ragione, diventare un impegno concreto che si rinnova ogni giorno”.
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