Gli amministratori locali chiamati a raccolta a Catanzaro dimostrano che la candidatura di Ernesto Alecci “nasce dal territorio – dice lui stesso – e ribalta lo schema piramidale a cui siamo abituati con le candidature vengono catapultate dall’alto”. Il primo cittadino di Soverato prova così a capovolgere l’accusa che contro il Pd viene ribadita ad ogni occasione utile da molti avversari e anche da ex esponenti di punta come, per esempio, Mario Oliverio.
Gli amministratori locali e la “Base riformista”
Gli amministratori locali e la “Base riformista”
La forza di Alecci non sono però, evidentemente, solo i sindaci che lo appoggiano sul territorio ma anche i buoni uffici romani per cui ha il sostegno della corrente più corposa del Pd, “Base riformista”, guidata da Luca Lotti e Lorenzo Guerini. Proprio il ministro della Difesa è sceso oggi in Calabria per dare manforte al sindaco di Soverato che, secondo i pronostici, è uno dei candidati più quotati della lista dem nell’area Centro. Alecci ci crede e ricorda, dati dell’affluenza alla mano, come la compianta Jole Santelli sia stata votata a gennaio 2020 “da un calabrese su cinque e non dalla maggioranza dei calabresi”. Poi esalta il ruolo degli amministratori locali, aggiunge che “grazie al Pd sentiamo di non essere soli” e spiega, “nonostante la gente sia abituata alla politica dei social”, di voler parlare “non alla pancia ma alla testa delle persone”.
Il “voto utile” e la “nuova classe dirigente”
Guerini saluta militanti e sindaci – non passano inosservati il consigliere regionale uscente Libero Notarangelo e il parlamentare eletto nella circoscrizione estera Nicola Carè – quindi ringrazia lo stesso Alecci “per aver portato la sua esperienza al servizio del territorio”. Il sindaco di Soverato ricambia, tira in ballo il “voto utile” che alla fine, a suo parere, “polarizzerà i due schieramenti principali” e rileva come il Pd abbia “rinnovato le liste” e stia “formando una nuova classe dirigente”.
Amalia “oltre i partiti”
Parole al miele il ministro della Difesa le riserva non solo all’“amico Ernesto” ma anche alla candidata alla Presidenza Amalia Bruni, che “si è messa a disposizione della Calabria forte della sua storia personale e dei suoi valori, riuscendo ad aggregare in una coalizione larga anche energie e sensibilità che vanno anche oltre i partiti”. La sua figura, sorretta dall’esperienza sul territorio degli amministratori locali come Alecci, può secondo Guerini portare in consiglio regionale quelle che lui identifica come “le tre ‘c’: coscienza, consapevolezza e concretezza”.
s. p.