Alibante, i favori dei sodali della cosca Bagalà ad una dirigente regionale

Una serie di richieste di natura personale in cambio di agevolazioni in Regione nell’informativa dei carabinieri confluita negli atti della Dda di Catanzaro

di Gabriella Passariello- Una dirigente con funzioni particolarmente delicate all’interno della Regione intercettata mentre colloquia telefonicamente con esponenti della consorteria mafiosa dei Bagalà. Conversazioni riportate nell’informativa dei carabinieri nell’ambito dell’inchiesta antimafia “Alibante”, che svelano come la donna si affidasse ai sodali della cosca per risolvere problemi di natura personale, ricambiando i favori ricevuti con una serie di agevolazioni per accelerare pratiche nei competenti uffici regionali. Dialoghi censiti con Mario Gallo e Luigi Ferlaino, risalenti al 2018 e al 2019 e dai quali emerge come la donna fosse a conoscenza della vicinanza del primo al boss Bagalà e dei trascorsi giudiziari del secondo per reati contro la Pubblica amministrazione.

Le agevolazioni in Regione

Le agevolazioni in Regione

In particolare Mario Gallo, interessato all’apertura di un lido balneare per la stagione estiva 2018, viene instradato nei competenti uffici e funzionari regionali proprio dalla dirigente con il chiaro intento di agevolarlo nella concessione del beneficio richiesto. Inoltre la donna, nel corso della precedente campagna elettorale si sarebbe attenuta alle disposizioni di Luigi Ferlaino per recuperare voti all’interno della sua famiglia in favore dei candidati della lista “Unità Popolare Nocerese”. Dalle conversazioni intercorse tra Mario Gallo e la dirigente emerge, in base a quanto riportato nell’informativa, come questa ultima si servisse del “sodale” per rintracciare personale da impiegare durante il periodo di ferie estive come addetto alle pulizie nelle proprie abitazioni site lungo il litorale tirrenico. La dipendente regionale, inoltre, “conscia dell’amicizia tra Bagalà e Gallo” incarica quest’ultimo per cercare una donna disposta ad effettuare le pulizie su una barca a Gioia Tauro per conto di alcuni amici ed un’altra da impiegare nella propria abitazione per le faccende domestiche durante il periodo estivo. In entrambi i casi Gallo fornisce ampie rassicurazioni circa il reperimento di persone affidabili, rintracciando una persona che si occupasse anche dei lavori di pitturazione nella casa estiva e alla quale sarebbe stato corrisposto il compenso di 40 euro. In cambio Gallo le chiede di fissarle, grazie alla sue competenze e amicizie, un appuntamento in Regione per interloquire con un funzionario del demanio marittimo e poter avere così delucidazioni sulla documentazione da presentare per l’occupazione  di un arenile dove installare un lido balneare a Falerna. Appuntamento poi effettivamente fissato, riuscendo ad ottenere tutte le informazioni necessarie per allestire il lido balneare in corrispondenza del tratto di spiaggia, posto alle spalle del distributore di benzina ubicato a Falerna Marina.

Le pratiche da sbloccare al Comune di Nocera Terinese

Durante le attività investigative, la dirigente viene intercettata indirettamente mentre dialoga in più occasioni con l’ingegnere Luigi Ferlaino, dialoghi non considerati penalmente rilevanti, ma ugualmente importanti, per gli investigatori, perché lasciano scorgere un forte legame tra i due. In diverse occasioni la donna si rivolge al professionista per le risoluzioni di questioni personali inerenti pratiche amministrative pendenti al Comune di Nocera Terinese, come ottenere una planimetria di una casa, necessaria per una perizia dei Vigili del fuoco o l’esito di domande presentate dai privati per i danni provocati dalla mareggiata del 2018. La dirigente, in base all’informativa, aveva rapporti privilegiati anche con l’architetto Vittorio Macchione, che si era rivolto alla donna perché l’aiutasse a vendere un Hotel e in una intercettazione predisposta sull’Iphone di Carmelo Bagalà, il professionista parla della dirigente informando il boss di essere stato in sua compagnia.

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