Quaranta chili di alimenti senza tracciabilità finiti sotto sequestro insieme ad un locale adibito a deposito senza autorizzazione, riscontrato inoltre delle carenze igienico-sanitarie. Questo il bilancio delle attività eseguite dai carabinieri del Nas di Reggio Calabria in due distinte operazioni, una nel capoluogo reggino e l’altra nella vicina Melito di Porto Salvo. In una pizzeria sul Lungomare di Reggio, durante l’ispezione delle cucine, i militari hanno così apposto i sigilli a 12 kg di prodotti di rosticceria pronti per la vendita ma senza qualsiasi certificazione sull’origine ed indicazione sugli ingredienti.
Inoltre, in un vano del controsoffitto, era stato realizzato un deposito per la conservazione e consumazione del cibo senza autorizzazione. A Melito di Porto Salvo, durante il controllo di una rivendita di frutta e verdura, i Nas hanno invece sequestrato oltre 100 confezioni di alimenti, tra prodotti sott’olio e salumi, per un totale di 28 kg, senza etichettatura e di indicazioni sulla provenienza, ed hanno anche accertato delle carenze igienico sanitarie sui banchi espositivi. I titolari delle attività – oltre ad essere stati segnalati all’ASP provinciale che intimerà il ripristino dei luoghi, pena la chiusura dell’esercizio – si sono visti elevare sanzioni per un totale di 10 mila euro. Gli alimenti sequestrati verranno distrutti da aziende specializzate.
Inoltre, in un vano del controsoffitto, era stato realizzato un deposito per la conservazione e consumazione del cibo senza autorizzazione. A Melito di Porto Salvo, durante il controllo di una rivendita di frutta e verdura, i Nas hanno invece sequestrato oltre 100 confezioni di alimenti, tra prodotti sott’olio e salumi, per un totale di 28 kg, senza etichettatura e di indicazioni sulla provenienza, ed hanno anche accertato delle carenze igienico sanitarie sui banchi espositivi. I titolari delle attività – oltre ad essere stati segnalati all’ASP provinciale che intimerà il ripristino dei luoghi, pena la chiusura dell’esercizio – si sono visti elevare sanzioni per un totale di 10 mila euro. Gli alimenti sequestrati verranno distrutti da aziende specializzate.