Esattamente in queste ore il tratto di mare tra il Canale di Sicilia, il mar Ionio e fino al Mar libico risulta particolarmente più caldo della norma con valori 8°C superiori alla media del periodo. Complici le infiltrazioni di aria fresca che giungono da nord-est, a seguito dei contrasti con la superficie del mare molto calda, si formerà una struttura ciclonica di particolare violenza che, tra giovedì 28 e venerdì 29 ottobre si trasformerà in un ciclone extra tropicale simile agli uragani veri e propri. Per la prima volta saremo di fronte – come riporta il portale ilmeteo.it – ad un uragano di categoria 1, con venti oltre i 120 km/h. Tale fenomeno, nel linguaggio settoriale, è chiamato Medicane (Urgano del Mediterraneo dall’unione delle parole “Mediterranean” e “Hurricane”, in sostanza un uragano).
Il ciclone tropicale mediterraneo è un sistema di bassa pressione caratterizzato da un nucleo caldo, convezione temporalesca attorno ad un centro di venti ben definito, piogge torrenziali e forti venti che tipicamente compare nell’area del bacino del Mediterraneo. I cicloni tropicali sul Mediterraneo, per quanto anomali, si sviluppano per transizione tropicale, un processo caratterizzato dalla trasformazione dinamica e termodinamica di un ciclone extratropicale in un ciclone tropicale.
Il ciclone tropicale mediterraneo è un sistema di bassa pressione caratterizzato da un nucleo caldo, convezione temporalesca attorno ad un centro di venti ben definito, piogge torrenziali e forti venti che tipicamente compare nell’area del bacino del Mediterraneo. I cicloni tropicali sul Mediterraneo, per quanto anomali, si sviluppano per transizione tropicale, un processo caratterizzato dalla trasformazione dinamica e termodinamica di un ciclone extratropicale in un ciclone tropicale.
Gli effetti
La traiettoria di fenomeni del genere risulta quasi sempre imprevedibile ma, al momento, sembra che il “Medicane” sia intenzionato a colpire la Sicilia centro-orientale e settentrionale. Successivamente, secondo gli ultimi aggiornamenti, si dirigerà sulla Calabria ionica. Queste zone saranno sferzate da venti impetuosi con raffiche superiori a 100/110 chilometri orari, piogge battenti e insistenti per oltre 36 ore. Il ciclone raggiungerà la massima potenza tra il pomeriggio di oggi e la giornata di domani.
Probabile la formazione di piogge torrenziali con forti temporali e il rischio di alluvioni. Sulle coste i venti soffieranno con raffiche ad oltre 100km/h con onde alte fino a 5 metri. Presumibile il pericolo di mareggiate lungo i litorali più esposti di Calabria e Sicilia. Il Medicane dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, perdere un po’ della sua forza nel weekend. La Protezione civile regionale ha emesso un avviso di allerta gialla nell’intera provincia di Reggio Calabria. Si attende il bollettino meteo per la giornata di domani.
Il sindaco di Catania (città più colpita dal maltempo di questi giorni), non nasconde ansia e preoccupazione: “Situazione migliorata. Il problema verrà oggi o domani, le previsioni sono allarmanti. Speriamo che le previsioni non vengano confermate dalla protezione civile. Potrebbero esserci giorni molto difficili per la nostra terra. In ventiquattro ore – commenta Salvo Pogliese in merito ai danni subiti – a Catania 300 millimetri di pioggia, la media annuale della città è di 600 millimetri. Siamo in presenza di un fenomeno senza precedenti“.
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