A 24 ore dal sit-in dei lavoratori di fronte alla discarica di Alli, la società si scaglia contro la sindacalista Giovannina Folino Gallo, chiedendole di rimangiarsi le accuse secondo le quali Alli Scarl avrebbe usato i lavoratori “come ricatto” nella diatriba con la Stazione Appaltante. “In relazione alla procedura di licenziamento collettivo avviato dalla Alli Scarl, la società si dissocia fortemente dalle dichiarazioni della rappresentante sindacale Giovannina Folino Gallo”, si legge infatti in una nota.
“Società mai inadempiente verso i lavoratori nonostante la situazione”
“Società mai inadempiente verso i lavoratori nonostante la situazione”
“Innanzitutto – ha proseguito la società – la Alli Scarl ha sempre adempiuto ai propri doveri nei confronti dei lavoratori, ribadendo come, l’attuale situazione di oggettiva difficoltà, sia dovuta esclusivamente alla sospensione dell’attività lavorativa della Società dovuta alla mancanza di conferimenti di rifiuti da parte dei Comuni e, quindi, riconducibile esclusivamente alla Stazione Appaltante, non al mancato pagamento della stessa”. Inoltre si precisa che gli stipendi ai lavoratori sono stati sempre corrisposti regolarmente, nonostante i mancati e ritardati pagamenti da parte della Stazione Appaltante.
“Restiamo disponibili a sospendere procedura di licenziamento collettivo”
A differenza di quanto affermato dalla signora Folino Gallo, la Società è sempre stata, e rimane, disponibile a sospendere la procedura qualora la Stazione Appaltante si impegni formalmente a rispettare le promesse fatte (e ad oggi non mantenute). Non permettiamo a nessuno di affermare che i lavoratori vengono utilizzati ‘come ricatto’, dinanzi ad una completa sospensione dell’attività lavorativa subita dalla Società, la quale è la prima parte ad essere danneggiata da tale incresciosa situazione. Si invita, inoltre, la signora Folino Gallo a rettificare le proprie dichiarazioni altamente offensive e lesive dell’immagine della Società, con riserva di tutelare i propri diritti dinanzi le opportune sedi.