“Un esperimento per un anno con diritto di recesso dopo quattro mesi da parte di Trenitalia. E’ questo in sintesi l’accordo sottoscritto tra Regione Calabria e Trenitalia, per il prolungamento di un attuale servizio di Alta Vlocità da Roma a Bolzano e viceversa, che da ottobre (forse), anzichè fermarsi a Roma e da lì partire alla volta di Bolzano, terminerà la corsa a Sibari intorno alle 22.00 per ripartire il mattino seguente intorno alle 6.30. Aggiungiamo noi che non diventi come il servizio dell’aeroporto di Crotone che quando la Regione paga le compagnie aeree fanno qualche volo e poi li sospendono quando la regione non paga più. Speriamo non sia il caso di questo esperimento ferroviario ad alta velocità (sic!)”
Lo afferma in una nota Antonio Tarantino, presidente assemblea provinciale Art 1 Catanzaro.
Lo afferma in una nota Antonio Tarantino, presidente assemblea provinciale Art 1 Catanzaro.
“Il costo, perché di questo si tratta, per i cittadini calabresi, è di 1.450.000 euro che, aggiunti ai 500 milioni già finanziati dalla Regione per l’ammodernamento ed elettrificazione della Jonica, fanno una ingente somma sottratta alle vere esigenze di mobilità dei calabresi che ogni giorno devono fare i conti con servizi carenti inefficienti e spesso erogati con materiali obsoleti, sia per quanto riguarda il ferrato che lo stradale, con il conseguente inquinamento ambientale ed acustico e l’intasamento delle nostre piccole città, che hanno un traffico privato quanto o superiore alle grandi metropoli. Per non parlare della grave situazione economica che attraversa l’unica azienda (FdC) di proprietà della regione che ormai ogni mese rischia di non pagare il personale dipendente e delle municipalizzate che vivono alla giornata e che riescono ancora a dare in qualche modo un servizio grazie al sacrificio del personale che si sobbarca turni stressanti operando su mezzi ormai non idonei.
Invece sul fronte dei collegamenti con i treni già dall’orario estivo, in vigore da qualche settimana, Trenitalia ha soppresso alcuni servizi programmati con autobus che avevano la funzione di integrare i treni. Soppressioni dovuti al fatto che ancora non è stato rinnovato il contratto di servizio? Ci pare davvero strano, a meno che noi non ne siamo a conoscenza, che una regione, già penalizzata per la sua posizione geografica, debba spendere una montagna di soldi per ammodernare una infrastruttura dello stato(RFI) e pagare per un servizio che in tutte le altre regioni d’Italia Trenitalia svolge senza nessun costo per quelle regioni nelle quali da anni è attivo il sistema di alta velocità.
Il battage che è già iniziato sulla stampa e sui social per intestarsi il merito, ed in alcuni casi alzare il livello di richieste, chiedendo giustamente un servizio di Frecciarossa sulla relazione Reggio Cal. Roma, Milano, Torino dovrebbe avere, da parte almeno di persone pubbliche facenti parti di Istituzioni nazionali e regionali, l’onestà intellettuale di dire che trattasi di materiale per l’alta velocità, che circola su linee ordinarie che hanno problematiche orografiche che non consentono il raggiungimento delle velocità che gli stessi mezzi possono raggiungere sulle linee AV. Cara Senatrice Abate e caro consigliere Pedà le battaglie si fanno per avere le stesse condizione di partenza da parte di tutte le regioni. E’ molto semplice con il portafoglio degli altri fare la spesa.
Questa regione ha bisogno come il pane di trasporto pubblico locale per consentire ai calabresi una mobilità certa, sicura e di qualità consentendo così risparmi per le famiglie costrette ad utilizzare il mezzo privato per gli spostamenti e a Catanzaro, Reggio e Cosenza, città universitarie, pagare fitti per i figli che studiano fuori sede non avendo mezzi, che consentirebbero alla stragrande maggioranza di loro di potersi spostare la mattina e fare ritorno il pomeriggio nei loro paesi di residenza. E’ di qualche giorno fa l’ennesimo rischio corso sulla Paola Cosenza dove RFI ha dovuto ridurre la velocità dei treni a 30 km per il disallineamento di una rotaia. Da anni noi chiediamo il completamento della nuova linea Catanzaro Lido-Lamezia che se realizzata otterrebbe due risultati.
Uno, avere una nuova trasversale al centro della Calabria attraverso la quale la sibaritide e la Locride sarebbero più vicini all’Europa. Due, collegare il porto di Gioia Tauro ai porti di Crotone e Corigliano ed al corridoio Adriatico. Ecco, avremmo preferito che quella ingente somma fosse stata utilizzata per aumentare i treni del trasporto regionale, per non sopprimere collegamenti ferroviari importanti, per l’acquisto di nuovi mezzi, per ammodernare il parco auto circolante nella nostra regione e per ridurre i tempi di percorrenza tra i cinque capoluoghi rendendo anche la nostra regione una terra normale accogliente. Andare da Sibari a Roma in quattro ore è una cosa importantissima per l’economia e la qualità della vita delle persone. Dovrebbe essere altresì importante potersi muovere nella regione con tempi moderni e non con quelli biblici attuali.”
Redazione Calabria 7