“Se la notizia dello spostamento del finanziamento delle opere, previste per la realizzazione dell’Alta velocità ferroviaria fra Salerno e Reggio Calabria, dal Pnrr ai Fondi di coesione o ad altre forme di sostegno nazionale fosse confermata saremmo davanti all’ennesimo paradosso in salsa italiana”. E’ quanto afferma in una nota il segretario regionale della Uil Calabria Santo Biondo che si rivolge al ministero delle Infrastrutture per chiedere di fornire spiegazioni in ordine alla realizzazione di un’opera strategica con dati di indubbia provenienza, risorse disponibili e cronoprogramma certo. “Al presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto, il cui silenzio appare paradossale, infine chiediamo – aggiunge – di chiarire quanto sta accadendo per il bene della Calabria che non può perdere un’altra occasione di sviluppo”.
“Nubi fosche” sull’Alta velocità
“Nubi fosche” sull’Alta velocità
Da tempo la Uil sostiene che sulla realizzazione di quella che è una delle infrastrutture più importanti per lo sviluppo della Calabria si stanno “addensando nubi fosche”. “Avevamo prospettato – sottolinea Biondo – il rischio che questa opera non venisse sostenuta dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e l’abbiamo fatto in splendida solitudine, mentre c’era chi giocava a carte coperte e non ha favorito la realizzazione dell’opera in tempi celeri. Ma c’è di più. Adesso si apre una partita importante: quella della ricollocazione dell’ingente dote finanziaria che era stata destinata all’Alta velocità fra Campania e Calabria. Da parte nostra siamo convinti che, per evitare l’ennesimo scippo ai danni delle calabresi e dei calabresi, vada mantenuta la territorialità dell’investimento finanziario prospettato. Ma non solo. Oggi, ribadendo la nostra posizione, vorremmo capire come si organizza il nuovo ragionamento sulla realizzazione dell’infrastruttura, come e in che tempi si interverrà per l’ammodernamento della galleria Santo Marco, quale sarà il quadro finanziario, quali saranno i termini pluriennali dell’investimento e, soprattutto, se lo stesso garantirà il completamento dell’opera da Battipaglia a Reggio Calabria nella convinzione che questa sia un infrastruttura determinante per lo sviluppo del porto di Gioia Tauro verso il quale non vorremmo dover registrare un deficit di attenzione parte della politica”.