di Danilo Colacino – I protagonisti di Hamlet, uno dei tanti spettacoli di successo proposti da Ama Calabria, Mariangela D’Abbraccio e Giorgio Pasotti hanno concordato sul valore inestimabile dell’opera. Ha iniziato a farlo emergere D’Abbraccio: “Parliamo di un testo che rappresenta il teatro stesso. Quello moderno nasce da lì, arrivando poi alla psicoanalisi. È eterno. E contiene le fondamentali domande esistenziali dell’uomo. Se ne fanno continue riscritture, perché è sempre contemporaneo. E ogni personaggio può avere una spinta nuova”. Come premesso, sulla stessa lunghezza d’onda con la collega, Pasotti: “L’Amleto è un monumento che va unicamente attualizzato. E peraltro ci suggerisce le forme per farlo. Perché è come la musica classica o i grandi capolavori dell’arte. Non invecchia. Mai. Basta, per rappresentarlo in modo attuale, cambiare il contesto in cui collocarlo. In modo da farne risaltare uno dei contrasti interiori della vita. Magari dovuto al divario tra ciò che si vorrebbe essere e quanto di diverso in realtà si è”.