Ambiente, taglio abusivo piante in area protetta del Catanzarese

Denunciati il conduttore del terreno e 1 ditta boschiva e sequestrata un’area di circa 2300 mq.

Nel corso di mirate attività di polizia ambientale nel sito di importanza comunitaria “Oasi di Scolacium” a cavallo tra i comuni di Borgia e di Squillace in Località Governatore, la stazione Carabinieri forestale di Tiriolo, con la collaborazione della polizia municipale di Borgia,ha accertato che erano state tagliate o capitozzate abusivamente piante di eucalipto ed estirpate numerose piante di palma, su una superficie boscata estesa circa 2300 mq.

Nel corso di mirate attività di polizia ambientale nel sito di importanza comunitaria “Oasi di Scolacium” a cavallo tra i comuni di Borgia e di Squillace in Località Governatore, la stazione Carabinieri forestale di Tiriolo, con la collaborazione della polizia municipale di Borgia,ha accertato che erano state tagliate o capitozzate abusivamente piante di eucalipto ed estirpate numerose piante di palma, su una superficie boscata estesa circa 2300 mq.

In particolare i militari, su segnalazione pervenuta alla Centrale operativa, individuata l’area interessata dal taglio anche tramite i servizi del SIM (sistema informativo della montagna), hanno proceduto a una complessa attività di verifica documentale, riscontrando che l’area oltre a ricadere all’interno dell’area sic, proviene anche da attività di rimboschimento con fondi pubblici e come tale soggetta anche al vincolo idrogeologico di natura inibitoria, nonché è soggetta al vincolo paesaggistico in quanto bosco e contermine alla battigia del mare Ionio.

Per il sito di importanza comunitaria “Oasi di Scolacium” istituito dopo un complesso e articolato iter amministrativo, avviato circa 20 anni addietro, e che fa parte della Rete Europea Natura 2000, risulta approvato un piano di gestione adottato dalla Provincia.

Ogni intervento all’interno di esso è soggetto a una procedura di valutazione di incidenza finalizzata alla conservazione dell’habitat naturale o semi naturale nonché della flora e della fauna selvatica. Il sito assume anche rilevanza per la nidificazione della tartaruga marina (caretta caretta) e per la tutela delle piante psammofile, le piante pioniere tipiche degli ambienti sabbiosi e dunali.

Inoltre l’area fa parte della cosiddetta fascia frangivento, impiantata lungo tutta la fascia costiera ionica, a partire dagli anni 50, con i fondi pubblici e rimboschita con i cantieri forestali, e soggetta a una notevole pressione antropica per finalità turistico-ricreative ed urbanistico edilizie. A conclusione delle attività, constatata la mancanza delle autorizzazioni preventive necessarie e della procedura di valutazione d’incidenza ambientale, i responsabili, il rappresentante della società che gestisce l’area e il rappresentante della ditta boschiva che ha eseguito i lavori, deferiti alla competente Autorità giudiziaria per distruzione e deterioramento di un habitat all’interno di un sito protetto. E per violazione della normativa paesaggistico-ambientale. Tutta l’area, infine, sequestrata.

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