Appalti truccati nel Cosentino, nel mirino della Procura imprenditori e pubblici funzionari

Turbata libertà degli incanti, rivelazione di segreto d’ufficio e falso ideologico in atto pubblico le accuse contestate
Frode fiscale da oltre 10 milioni in Lombardia, denunciato imprenditore calabrese

I finanzieri della Tenenza di Scalea hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali concernente gli arresti domiciliari nei confronti del sindaco e di un dirigente dell’ufficio tecnico di un Comune dell’Alto Tirreno, la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio per 12 mesi, nei confronti del dirigente dell’ufficio amministrativo dello stesso Comune, nonché la misura interdittiva del divieto temporaneo a contrarre con la Pubblica amministrazione per 12 mesi, nei confronti di 8 imprenditori (tra cui un ex sindaco di un altro Comune dell’Alto Tirreno), a vario titolo accusati di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, rivelazione di segreto d’ufficio e falso ideologico in atto pubblico. Le misure cautelari sono state disposte dal gip del Tribunale di Paola, Rosamaria Mesiti, nell’ambito delle indagini dirette dal procuratore della Repubblica di Paola, Pierpaolo Bruni.

Perquisizioni in Calabria e Campania

Perquisizioni in Calabria e Campania

Sono state eseguite perquisizioni in varie zone della Calabria e in Campania. L’attività investigativa condotta dalle fiamme gialle ha permesso di accertare, attraverso attività di captazione telefonica ed ambientale e l’analisi della documentazione acquisita, plurime condotte collusive – poste in essere dai pubblici funzionari indagati, di volta in volta in concorso con diversi imprenditori e professionisti economici interessati ad ottenere la aggiudicazione di contratti di appalto – così determinando il turbamento di numerose gare ad evidenza pubblica, ovvero il turbamento del procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando o di altro atto equipollente e condizionando le modalità di scelta del contraente.

Bandi di gara svelati ad aggiudicatari compiacenti

Più segnatamente, le condotte turbative hanno riguardato, a vario titolo, nove procedure di gara, relative al periodo 2019/2021, e sono consistite in collusioni, per divulgare il contenuto del bando di gara prima ancora che fosse pubblicato, con la complicità di colui che sarebbe diventato l’aggiudicatario oppure nell’ambito di procedure di gara negoziate, attraverso condotte manipolatorie, chiedendo allo stesso i nominativi di altri professionisti compiacenti da invitare alla gara. In particolare:

  • nella gara relativa all’affidamento del servizio di trasporto scolastico per gli alunni di scuole primarie e secondarie, i pubblici funzionari indagati concordavano con l’imprenditore futuro aggiudicatario il contenuto del bando, eliminando dal percorso del bus una località del Comune ove ha sede una scuola elementare, inizialmente prevista dal capitolato, in quanto zona extra-urbana e quindi maggiormente dispendiosa per la ditta risultata aggiudicataria;
  • nella la gara relativa alla concessione in uso dell’impianto sportivo, il Dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune si accordava e rassicurava il titolare di fatto della ditta risultata aggiudicataria in merito al buon esito della procedura di gara, omettendo, tra l’altro, di escludere la stessa impresa, pur essendo consapevole che la stessa era stata fittiziamente intestata ad un parente dell’effettivo titolare, il quale aveva ingenti pendenze debitorie con il Comune stesso;
  • nella gara relativa alla progettazione esecutiva e direzione lavori per l’adeguamento sismico di un edificio scolastico, i pubblici funzionari indagati, al fine di manipolare l’esito dell’aggiudicazione, richiedevano ad un professionista, poi risultato aggiudicatario, di fornirgli cinque nominativi di professionisti compiacenti da invitare alla procedura negoziata, i quali poi non avrebbero partecipato, come effettivamente avvenuto;
  • nella procedura negoziata per la progettazione esecutiva e direzione lavori per l’adeguamento sismico di altro complesso scolastico, gli indagati, al fine di manipolare l’esito dell’aggiudicazione, dopo aver invitato professionisti compiacenti che non avrebbero risposto agli inviti, nel procedere all’apertura delle buste relative all’offerta economica tra i partecipanti alla gara, si accorgevano che, per errore, un partecipante compiacente aveva presentato il medesimo ribasso del futuro aggiudicatario. La commissione di gara procedeva quindi al sorteggio, a seguito del quale non veniva estratto il professionista che si intendeva favorire. Pertanto, gli indagati stracciavano i bigliettini relativi al sorteggio e decidevano di procedere all’esperimento del tentativo di miglioria dell’offerta previsto dalla prefata normativa, omettendo di richiamare l’altro partecipante e facendo così ottenere l’affidamento al professionista prescelto;
  • nell’ambito del concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato di un operaio specializzato, al fine di favorire uno specifico candidato, i pubblici funzionati indagati facevano pervenire allo stesso le domande “da imparare a memoria” per sostenere la prova d’esame, successivamente conclusasi con esito favorevole al prescelto.
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