Nota stampa di Giovanni Russo, candidato consigliere al Comune di Rende – Lista Rende Smart – Talarico Sindaco, in vista delle prossime amministrative del 26 maggio.
“Ogni qualvolta si parla di open source e innovazione si pensa subito a software, piattaforme, tecnologia. Bisogna andare ben oltre, però, per comprendere davvero cosa significa innovare socialmente una città. Rende per tessuto sociale, presenza dell’Università e di una vivace e proattiva comunità di associazioni, potrebbe essere la prima città open source, una città che apre le proprie strutture, la propria organizzazione, il proprio territorio al contributo attivo di tutti, diventando un codice sorgente aperto, non solo da usare e vivere, ma da modificare e riscrivere insieme a tutti coloro lo vivono quotidianamente.
“Ogni qualvolta si parla di open source e innovazione si pensa subito a software, piattaforme, tecnologia. Bisogna andare ben oltre, però, per comprendere davvero cosa significa innovare socialmente una città. Rende per tessuto sociale, presenza dell’Università e di una vivace e proattiva comunità di associazioni, potrebbe essere la prima città open source, una città che apre le proprie strutture, la propria organizzazione, il proprio territorio al contributo attivo di tutti, diventando un codice sorgente aperto, non solo da usare e vivere, ma da modificare e riscrivere insieme a tutti coloro lo vivono quotidianamente.
Una Rende Smart è innanzitutto un tessuto umano che ha ben compreso che oggi la vera innovazione non può essere che quella sociale. Dobbiamo ridurre l’impatto delle politiche energetiche e di consumo del suolo, sviluppare nuovi sistemi di aggregazione e rivitalizzare i centri storici. Azioni come la creazione di una cooperativa di comunità che sia anche promotrice di un sistema di co-housing (o housing sociale), sono auspicabili per tutelare la sempre crescente popolazione anziana, che ha il diritto di restare dov’è nata e di sentirsi ancora protagonista della città e della propria vita.
A Rende abbiamo le idee, le capacità progettuali e le realtà imprenditoriali per rendere possibile queste innovazioni che diano nuova dignità alle persone, prima ancora che ai luoghi, poiché un luogo senza le sue donne ed i suoi uomini non ha radici e non ha una storia da raccontare. E Rende ha molto da raccontare.
Per questo ho scelto di sostenere Mimmo Talarico come candidato sindaco, perché ha la capacità di connettere persone e di attivare la partecipazione dei territori. Per queste ragioni ho deciso di candidarmi e di contribuire con la mia visione umana e sociale dell’innovazione”.
Redazione Calabria 7