di Luana Costa
Le mosche ronzano sul pattume lasciato a macerare al sole, attirate dall’odore asfissiante che ha impregnato anche il terreno. Si vive imparando a coabitare con un largo spettro di odori a viale Isonzo. Entrando nel portone del civico 222, si viene assaliti da un tanfo di fogna. Proviene dal sottoscala, una porta chiusa a chiave tiene lontano occhi indiscreti. Ma l’odore filtra ugualmente inondando portone e scale. In condizioni estreme anche per un adulto, vive Angela. Neonata di 16 mesi affetta da una grave malformazione e colpita da gravi crisi respiratorie. L’appello di papà Antonio: “Non possiamo aprire né porte né finestre. Qui non possiamo vivere. Aiutateci ad andare via”.
Le mosche ronzano sul pattume lasciato a macerare al sole, attirate dall’odore asfissiante che ha impregnato anche il terreno. Si vive imparando a coabitare con un largo spettro di odori a viale Isonzo. Entrando nel portone del civico 222, si viene assaliti da un tanfo di fogna. Proviene dal sottoscala, una porta chiusa a chiave tiene lontano occhi indiscreti. Ma l’odore filtra ugualmente inondando portone e scale. In condizioni estreme anche per un adulto, vive Angela. Neonata di 16 mesi affetta da una grave malformazione e colpita da gravi crisi respiratorie. L’appello di papà Antonio: “Non possiamo aprire né porte né finestre. Qui non possiamo vivere. Aiutateci ad andare via”.