Dopo 12 anni, Angela Paravati lascia la direzione del carcere di Catanzaro per assumere un incarico dirigenziale presso il Provveditorato regionale. Alla cerimonia di saluto, svoltasi stamattina, erano presenti diverse associazioni di volontariato, le autorità civili e militari, la deputata Wanda Ferro, la senatrice Silvia Vono e l’arcivescovo della Diocesi di Catanzaro-Squillace, monsignor Claudio Maniago.
Il bilancio
Il bilancio
La dottoressa Paravati ha tracciato un bilancio di questi anni a Catanzaro. “La casa circondariale di Catanzaro, nel corso del tempo, è cambiato: è stato aperto un nuovo padiglione di 300 posti, una sezione di psichiatria e di riabilitazione motoria. Inoltre, il carcere si è aperto alla città, riuscendo a creare una rete con tutto il territorio”.
L’emergenza sanitaria e le lacune
L’emergenza sanitaria ha messo a dura prova le carceri italiane. “Sono stati anni difficili – ha proseguito l’ormai ex direttrice – ma ora può esserci una bella ripresa”. Tra le lacune, “quello relativo alle malattie psichiatriche”, perché il carcere oggi “non è ancora pronto ad accoglierli”.