Teneva i suoi animali in condizioni non idonee causando loro sofferenze fisiche. Un allevatore di Cerchiara di Calabria, comune in provincia di Cosenza, è stato denunciato all’autorità giudiziaria dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Corigliano e dai colleghi della Stazione Parco di Cerchiara di Calabria che hanno effettuato un controllo in un’azienda zootecnica in località “Piana” di Cerchiara. Durante il controllo effettuato con il servizio veterinario dell’Asp Distretto Ionio, sarebbero state riscontrate diverse violazioni legate alle caratteristiche etologiche degli animali stessi che erano detenuti alcuni a Cerchiara, altri in un terreno nel comune di Villapiana dove è proseguito l’accertamento.
Gli animali vivevano in uno spazio di dimensioni insufficienti e su un suolo che presentava in parte cumuli di rifiuti promiscui. Durante l’ispezione dei bovini presenti a Villapiana è stato rilevato come i capi adulti presentassero al piede anteriore una vistosa cravatta metallica installata da molto tempo che ne limitava fortemente il libero movimento. Infine 18 bovini sono risultati completamente privi di marchio auricolare. Pertanto, oltre che alla denuncia dell’uomo, si è proceduto alle relative sanzioni amministrative previste e al sequestro sanitario dei capi effettuato dai medici veterinari con le relative prescrizioni tra le quali l’immediata rimozione delle cravatte in ferro poste agli arti dei bovini, al fine di regolarizzare la tenuta dei capi ed eliminare le sofferenze a cui erano sottoposti.
Gli animali vivevano in uno spazio di dimensioni insufficienti e su un suolo che presentava in parte cumuli di rifiuti promiscui. Durante l’ispezione dei bovini presenti a Villapiana è stato rilevato come i capi adulti presentassero al piede anteriore una vistosa cravatta metallica installata da molto tempo che ne limitava fortemente il libero movimento. Infine 18 bovini sono risultati completamente privi di marchio auricolare. Pertanto, oltre che alla denuncia dell’uomo, si è proceduto alle relative sanzioni amministrative previste e al sequestro sanitario dei capi effettuato dai medici veterinari con le relative prescrizioni tra le quali l’immediata rimozione delle cravatte in ferro poste agli arti dei bovini, al fine di regolarizzare la tenuta dei capi ed eliminare le sofferenze a cui erano sottoposti.