Anna e Pantaleone Sergi spiegano l’evoluzione della ‘ndrangheta: “Non vuole più fare paura ma piacere”

Nel libro "La Santa 'ndrangheta - da violenta a contesa" l’analisi moderna del fenomeno mafioso: l’obiettivo non è più l’accumulo di denaro ma il potere

A distanza di 30 anni, con una nuova analisi, ha trovato seguito il volume del giornalista e scrittore  Pantaleone Sergi. Da ‘’’La santa violenta’’ a ‘’La santa ‘ndrangheta’’, è stata proposta ai lettori un’analisi moderna del fenomeno mafioso attraverso gli occhi della figlia Anna Sergi, affermata ricercatrice del fenomeno mafioso e ‘ndranghetista in Italia e all’estero.

“Da violenta a contesa”

“Da violenta a contesa”

È dagli anni settanta, ottanta e novanta che Pantaleone Sergi studia e racconta il mondo ‘ndranghetista. Ne aveva già svelato in passato i meccanismi interni, ed il processo di smascheramento oggi viene portato avanti dalla figlia Anna. È per mano sua che è stato scritto infatti il volume ‘’La Santa ndrangheta. Da violenta a contesa’’ in cui si ripercorre la storia dell’associazione mafiosa ed i suoi cambiamenti nel tempo, prendendo come punto di riferimento iniziale il libro del padre, fino ad arrivare ad un’analisi moderna del fenomeno mafioso. Così come si è evoluta la società, si è evoluta la ‘ndrangheta, che oggi non vuole più intimorire ma piacere. I suoi nuovi obiettivi, come riporta Anna Sergi, non si limitano all’accumulo di denaro. È il potere ciò a cui ambisce, sia in ambito politico che economico, e senza limitarsi al territorio calabrese. “La mafia è diventata contesa –  afferma la scrittrice – per quattro motivi: l’unitarietà, la violenza dei clan, la loro mobilità e l’essenza stessa della Santa, che prevede un controllo politico ed economico del territorio”.
La figlia sta seguendo le orme del padre, portando uno studio sociologico del fenomeno mafioso al di fuori dall’Italia. Infatti, oltre ad esercitare la professione di criminologa, Anna Sergi è docente all’Università di Essex nel Regno Unito. (gi.pa.)

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