“Un Paese in cui il diritto di difesa è aggredito e mortificato è un Paese meno libero”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Unione delle Camere penali Gian Domenico Caiazza, parlando con i giornalisti a margine della seconda giornata della cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario dei penalisti italiani in corso a Catanzaro. Caiazza ha tracciato un bilancio sulla prima giornata dei lavori, che si è svolta ieri e alla quale è intervenuta da remoto, per un indirizzo di saluto, anche il ministro della Giustizia Marta Cartabia.
“Il senso della nostra iniziativa”
“Il senso della nostra iniziativa”
“C’è una partecipazione straordinaria da tutta l’Italia, i colleghi penalisti italiani – ha osservato Caiazza – hanno colto il senso dell’importanza di questa nostra inaugurazione e della scelta di farla a Catanzaro. Abbiamo voglia di far sapere che il valore del diritto di difesa non è un valore degli avvocati ma è un diritto fondamentale dei cittadini. E un Paese in cui il diritto di difesa è aggredito e mortificato è un Paese meno libero. Questo – ha concluso il presidente dell’unione Camere penali – è il senso della nostra iniziativa”. Oggi è in programma la seconda giornata dei lavori dell’inaugurazione dell’anno giudiziario dei penalisti italiani, giornata che sarà conclusa dalla relazione dello stesso Caiazza.
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