L’ospedale Annunziata di Cosenza sta diventando una polveriera. Lo denunciano, in due modalità differenti, il capogruppo del Pd al Comune Damiano Covelli (che minaccia addirittura di incatenarsi) e la senatrice del Movimento Cinque Stelle Rosa Silvana Abate.
Il grido di Covelli: «Mi incateno davanti all’Annunziata»
Il grido di Covelli: «Mi incateno davanti all’Annunziata»
Il capogruppo del Partito democratico a Palazzo dei Bruzi Damiano Covelli denuncia come all’ospedale di Cosenza «non si curano neanche i malati gravi». Una vicenda gravissima di cui è occupato nella commissione consiliare Sanità.
«Ancora oggi – spiega Covelli – le sale operatorie dell’Annunziata non hanno ripreso a pieno la loro normale attività: le unità operative sono autorizzate infatti ad eseguire una sola operazione a settimana. Questo allungando inesorabilmente le lista di malati anche con patologie oncologiche e mettendo a serio rischio la vita dei pazienti».
Il consigliere Pd spiega che «Se la situazione non dovesse tornare alla normalità, ho annunciato di essere pronto a proteste eclatanti, finanche ad incatenarmi ai cancelli dell’ospedale».
Incontro con la Panizzoli
Il presidente della commissione sanità e tutta la commissione, spiega Covelli, «condividendo le mie preoccupazioni e sollecitazioni si sono resi disponibili a chiedere un incontro urgente alla dottoressa Panizzoli, commissario all’Azienda ospedaliera, per discutere e superare questa situazione drammatica che si è venuta a creare».
«Non è accettabile – conclude – che mentre in Calabria giustamente si riaprono bar, paninoteche e discoteche, negli ospedali non sia consentito curare e operare chi ne ha urgentemente bisogno».
Anche Abate preoccupata per l’Annunziata
Preoccupata per quello che sta succedendo all’ospedale Annunziata è anche la senatrice del Movimento Cinque Stelle Rosa Silvana Abate soprattutto dopo aver parlato con un gruppo di genitori che hanno denunciato una drammatica situazione a Oncologia pediatrica.
Oncologia pediatrica al collasso
La senatrice ricorda come nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Cosenza esistono «sei stanze comprese di medicheria ad uso esclusivo dell’unità di Oncologia pediatrica». Stanze che hanno tutte le precauzioni per accogliere bambini con tumori, leucemie, patologie delicate e molto pericolose.

I genitori hanno spiegato alla Abate che, per l’emergenza Coronavirus, il direttore sanitario dell’Annunziata ha spostato la Chirurgia pediatrica in Pediatria per dare spazio al reparto Covid facendo in modo anche lo spazio della Oncologia pediatrica si sia ridotto.
Una scelta oggi troppo rischiosa
La situazione che si sta verificando al reparto di Pediatria dell’ospedale Annunziata rischia di diventare una vera e propria bomba per questi piccoli pazienti. «I genitori dei bambini in cura da leucemie o tumori – spiega la Abate – sono molti preoccupati perché l’Oncologia pediatrica, con le sue sei stanze e la relativa medicheria ad uso specifica di questa unità, garantiva sicurezza e allontanava ogni pericolo di infezione. Ora, rimanendo così la divisione del reparto, anche la medicheria diventerebbe a uso comune correndo il rischio che non sia più asettica, disinfettata e, quindi, sicura».