“Esprimiamo preoccupazione per la risoluzione del Parlamento Europeo che equipara nazifascismo e comunismo”. Inizia con queste parole il comunicato dell’ANPI nazionale sulla risoluzione della UE del 19 settembre scorso. Abbiamo espresso profonda preoccupazione per questa risoluzione dell’UE in cui si equiparano nazifascismo e comunismo, per altro in palese contrasto con la risoluzione antifascista, antinazista e antirazzista del 25 ottobre 2018. In un’unica riprovazione si accomunano oppressi ed oppressori, vittime e carnefici, invasori e liberatori, per di più ignorando lo spaventoso tributo di sangue pagato dai popoli dell’Unione Sovietica – più di 22 milioni di morti – e persino il simbolico evento della liberazione di Auschwitz da parte dell’Armata rossa.
Davanti al crescente pericolo di nazifascismi, razzismi, nazionalismi, si sceglie una strada di lacerante divisione invece che di responsabile e rigorosa unità. L’ANPI si augura che al più presto giunga dal Parlamento Europeo, al fine della sua stessa autorevolezza e credibilità, il chiaro segnale di un radicale ripensamento, nel solco dei principi che ispirarono la creazione di un’Europa Unita, figlia dell’antifascismo e delle donne e uomini che si opposero ai regimi nazifascisti e frutto del pensiero dei confinati a Ventotene proprio dal regime fascista. E’ sulla base di questo documento che il Comitato provinciale dell’ANPI di Catanzaro ha organizzato per venerdì 25 un incontro di approfondimento con lo storico Davide Conti che, oltre all’attività di saggista, è consulente dell’archivio storico del Senato; collabora inoltre con la Procura di Brescia sulla strage di Piazza della Loggia e con la Procura di Bologna.
Sarà presente inoltre l’economista Luigi Pandolfi, giornalista de il Manifesto, studioso delle dinamiche politiche dell’Unione Europea. Un incontro, quindi, finalizzato al rispetto della Storia e della Memoria. Coordinato dal Presidente provinciale dell’ANPI, Mario Vallone, l’appuntamento è fissato per le ore 17.30 al Caffè delle Arti in via Fontana Vecchia.
